Continuano le indagini riguardanti la scomparsa dei tre italiani in Messico. Dopo gli ultimi e significativi passi in avanti, riguardanti il ritrovamento dell’automobile in uso da Raffaele Russo e l’arresto di un esponente del cartello a cui sono stati consegnati i napoletani, l’avvocato delle famiglie Russo e Cimmino interviene sulla questione.
Sono passati quasi 7 mesi dalla scomparsa di Raffaele Russo, Vincenzo Cimmino e Antonio Russo, i tre italiani spariti nel nulla in Messico. Nelle ultime settimane sembra che le indagini abbiano superato lo stallo, arrivando a fare dei passi in avanti: come per esempio il ritrovamento della seconda autovettura noleggiata dai napoletani. Si tratta della Honda Crv di colore bianco in disponibilità di Raffaele Russo, l’uomo che al momento della sparizione aveva 60 anni e che, stando alla ricostruzione, fu il primo a sparire nel nulla. La macchina è stata trovata a Michoacán, stato confinante con quello di Jalisco, dove, presumibile, gli italiani sono stati arrestati e ceduti dalla polizia locale al cartello criminale Jalisco Nueva Generacion, per una cifra pari a 43 euro.
Tale ricostruzione si è resa possibile grazie agli ultimi messaggi vocali inviati da Antonio Russo e Vincenzo Cimmino ai familiari. I due infatti, non avendo più notizie di Raffaele, andarono subito a cercarlo nel luogo in cui il GPS dell’automobile segnava l’ultimo passaggio. Proprio in quest’ultimi messaggi i due rivelarono di essere stati fermati da alcuni poliziotti locali che li avrebbero invitati a seguirli fino ad una località. Lì ad attenderli ci sarebbe stato il vice capo della polizia di Jalisco, Hilario Farias Mejia, e Don Angel, un noto personaggio legato alla malavita.
Proprio alcune settimane fa l’arresto di un membro del cartello criminale Jalisco Nueva Generacion, ‘El Quince‘. Contro quest’ultimo vi sarebbero diversi indizi che lo riconducono al caso della sparizione dei tre italiani. Questi grandi passi in avanti nelle indagini infondono nuova speranza nei familiari di Raffaele, Antonio e Vincenzo. L’avvocato della famiglia Russo e Cimmino, Claudio Falleti, in una nota stampa. riportata dalle testate giornalistiche locali, ha sostenuto che secondo lui la svolta potrebbe essere vicina. Scrivendo inoltre: “Sono trascorsi sei lunghissimi mesi dalla scomparsa in Messico dei nostri connazionali. Siamo ancora gentili a definirla come una scomparsa quando in realtà si tratta di una vendita, una cessione di 3 persone ad un gruppo criminale. Paradossale pensare che le indagini fino ad ora abbiano condotto a dei nomi e cognomi, a persone in carne ed ossa, addirittura poliziotti, che nonostante abbiano confessato non sia servito a ritrovarli. Ma c’è di più. El Quince è stato arrestato, le auto sono state ritrovate, ma nessuno ha ancora parlato“.
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