Dopo il crollo di Genova è aumentata l’attenzione in tutta Italia su viadotti, ponti e gallerie delle principali arterie di comunicazione, anche cittadine. A Firenze è massima allerta per due ponti sull’Arno, in pieno centro storico, progettati entrambi dall’ingegner Riccardo Morandi (1902-1989), lo stesso tecnico del viadotto crollato nel capoluogo ligure.
Sono il Ponte Vespucci (nella foto in alto) e Ponte San Niccolò (foto in basso), uno a valle di Ponte Vecchio, l’altro a monte. Per i tecnici del Comune di Firenze sono entrambi “sorvegliati speciali” da qualche tempo a questa parte. Il Ponte Vespucci, vicino a caserme, sedi diplomatiche estere come il Consolato degli Stati Uniti, e hotel di lusso, in mezzo a quartieri molto abitati e frequentati, dal 2015 è sotto costante osservazione.
Ciò perché i tecnici del Comune, in collaborazione con l’Università, hanno rilevato un’insidiosa erosione dell’alveo del fiume Arno all’altezza della “pila in sinistra idraulica sotto piazza Cestello con scalzamento dei pali di fondazione”. Nel 2016 sono state fatte prove di carico con mezzi pesanti in base alle quali è stato stabilito che non possono transitare mezzi con carico superiore a 20 tonnellate. Ma questo limite non basta. E l’ultima prova dinamica, del 12 luglio scorso, ha convinto il Comune a realizzare velocemente interventi strutturali per il consolidamento delle fondazioni al ponte. I relativi lavori devono partire il prossimo mese di settembre.
Interventi da fare anche per Ponte San Niccolò, altra opera di Morandi a Firenze: i tecnici del Comune, secondo quanto si apprende, sanno di dover procedere a una importante manutenzione dei giunti. Questo ponte collega il monumentale viale che scende da piazzale Michelangiolo alla cerchia dei viali di circonvallazione che delimitano tutto il centro storico ed è fondamentale per la distribuzione del traffico in movimento dal versante sud della città.
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