Palermo, maxi sequestro: 20 mila chili di hashish nella stiva di una nave

In una motonave oceanica battente bandiera panamense, denominata “Remus”, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 20 tonnellate di hashish (20.140 kg) probabilmente destinati al mercato europeo della droga, e circa 400.000 litri di gasolio. Se venduto, l’enorme quantitativo di hashish avrebbe potuto fruttare fino a 200 milioni di euro. Ecco tutta la storia…

Le forze dell’ordine hanno arrestato le 11 persone di equipaggio: tutti cittadini del Montenegro. La notizia è di oggi 9 agosto. L’operazione è stata portata a termine dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, con il supporto operativo del Gruppo aeronavale di Messina e la collaborazione del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica – Dda di Palermo.

VIAGGIAVA A TRASMETTITORE SPENTO

L’indagine è nata da un’attività di intelligence e di analisi delle rotte seguite dall’imbarcazione che, dopo essere partita dal porto di Las Palmas in Gran Canaria, aveva dichiarato di essere diretta verso il porto di Tuzla (Turchia), via Alexandria (Egitto). L’attività di ombreggiamento dell’imbarcazione, svolta con l’impiego di aeromobili e pattugliatori d’altura della Guardia di Finanza, ha permesso – come riporta il sito dell’agenzia di stampa Agi – di verificarne il comportamento sospetto, posto che – durante la navigazione in acque internazionali antistanti le coste nord africane – ha spento ripetutamente il proprio trasmettitore AIS (Automatic Identification System), per occultare la propria posizione ed i propri movimenti.

EQUIPAGGIO COINVOLTO NEGLI ILLECITI

Le evidenti anomalie emerse durante il costante monitoraggio della navigazione hanno consentito di ipotizzare il coinvolgimento nel traffico internazionale di stupefacenti che, negli ultimi anni, ha visto più volte protagonisti i paesi del nord Africa. Ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito di definire ruoli e responsabilità dei membri dell’equipaggio fino ad ipotizzare il loro pieno coinvolgimento nei traffici illeciti.

ABBORDATA IN ACQUE INTERNAZIONALI

Sulla base degli elementi di riscontro raccolti, è stata richiesta – attraverso la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno – l‘autorizzazione all’abbordaggio, in acque internazionali, alle autorità panamensi (in virtù dell’articolo 17 della Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope). Successivamente, la nave è stata scortata nel porto di Palermo per l’ispezione e, dopo lo svuotamento di due serbatoi di prua, contenenti 20 mila litri di gasolio, sono stati trovati oltre 650 sacchi di iuta con 20 tonnellate di hashish di 13 diverse qualità, per un valore tra i 150 e i 200 milioni di euro.

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