Caporalato in Puglia, la strage dei braccianti dei pomodori: 16 morti in pochi giorni

Dodici braccianti, tutti cittadini extracomunitari, sono morti nello scontro frontale tra un furgone e un Tir poco dopo le 14.30 del 6 agosto sulla Strada Statale 16 all’altezza di San Severo, località Ripalta, in provincia di Foggia. Non lontano di lì, due giorni prima, erano morti altri quattro braccianti in un incidente analogo.

Stando agli accertamenti dei carabinieri, erano tutte a bordo del furgone con targa romena, che è finito contro un autoarticolato carico di cereali. La nuova strage arriva a due giorni di distanza da quella che è costata la vita, sempre nel Foggiano, a quattro migranti, anch’essi braccianti. I braccianti stavano tornando a casa dopo una giornata di lavoro nei campi, dove avevano raccolto pomodori. Il violento impatto ha fatto ribaltare il furgone che li trasportava e sono occorse ore di lavoro dei Vigili del Fuoco per estrarre feriti e deceduti dal groviglio di lamiere. Tre persone, tra cui l’autista del Tir, sono ricoverate negli ospedali di San Severo e Foggia.

Sabato scorso altri 4 braccianti extracomunitari sono morti in un incidente identico sulla Strada Provinciale 105, analogo a quello di ieri. È stata stabilita dai sindacati una manifestazione di protesta per mercoledì 8 agosto a Foggia. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha affermato: “Altri 12 braccianti stranieri morti in un incidente stradale, non si può andare avanti così, una preghiera per le vittime e le loro famiglie. Chiederò controlli a tappeto per combattere, in tutta Italia, sfruttamento e caporalato“.

Per garantire la sicurezza dei trasporti pericolosi “agiremo tempestivamente“, così come contro il caporalato, ha assicurato nell’Aula del Senato il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio. Il segretario del Pd, Maurizio Martina, ha parlato di “una strage e un’emergenza nazionale. La legge 199 contro il caporalato – ha sottolineato – va applicata fino in fondo e senza esitazioni, il trasporto e l’accoglienza vanno garantiti nella legalità contro ogni forma inaccettabile di sfruttamento delle persone e del loro lavoro. Ci uniamo all’iniziativa unitaria delle organizzazioni sindacali”, ha concluso.

Braccianti al lavoro nei campi: lavorano per 2-3 euro l’ora per 12-14 ore al giorno

Photo credits: Twitter 

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