Il premier Giuseppe Conte ha incontrato i feriti più gravi del catastrofico incidente di Bologna Borgo Panigale. Lì, sull’autostrada, ieri 6 agosto, un’autocisterna carica di gas ha tamponato un tir provocando un incendio e una violentissima esplosione che ha aperto una voragine sulla carreggiata propagando le fiamme a due concessionari di macchine. Un poliziotto 31enne, Riccardo Muci, ora ricoverato per le ustioni, mettendo a rischio la propria vita ne ha salvate altre allontanando gli automobilisti prima di una nuova esplosione che lo ha investito in pieno.
I FERITI E LA VITTIMA
Il premier (nella foto in alto col poliziotto Riccardo Muci, dal profilo Twitter di Fabio Massimo Castaldo) ha visitato l’agente Muci, 31 anni, rimasto ustionato durante i soccorsi, e un ragazzo bulgaro di appena 17 anni. Poi Conte ha deciso di sorvolare in elicottero il punto dell’incidente sull’autostrada ed è arrivato all’ospedale Maggiore per una visita ai ricoverati a Bologna. Sono un centinaio i feriti, assistiti negli ospedali cittadini. E cordoglio è espresso per la vittima, l’autista dell’autocisterna esplosa: è Andrea Anzolin, 42 anni, vicentino. Lavorava per un’impresa di commercio e distribuzione di carburante della provincia di Vicenza ed era un autista esperto, che da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile.
L’AGENTE HA RISCHIATO LA VITA PER SALVARE GLI ALTRI
L’agente Riccardo Muci del commissariato Santa Viola di Bologna era stato tra i primi ad arrivare ieri sul luogo dell’incidente. Era sotto il ponte dell’autostrada al momento della prima esplosione: mettendo a repentaglio la propria incolumità è sceso dalla volante per allontanare gli altri automobilisti e bloccare il traffico. La seconda esplosione lo ha investito alla schiena tanto che la maglietta ignifuga in dotazione si è sciolta sul corpo.
I medici stanno valutando la possibilità di un intervento chirurgico. Tra i feriti anche undici carabinieri: erano sul posto per intervenire dopo il tamponamento. Poi sono stati coinvolti nell’esplosione. È in condizioni critiche e prognosi riservata il 41enne italiano ricoverato da ieri sera nel Centro grandi ustioni di Parma. L’uomo ha riportato ustioni molto profonde. Sempre nel Centro grandi ustioni della città emiliana è ricoverata anche una donna di 42 anni: le sue condizioni sono stabili e non è in pericolo di vita.
CARREGGIATA RIAPERTA
Dopo l’incidente che ha lasciato una voragine nel tratto dell’autostrada e della tangenziale, c’è da risolvere la gestione della viabilità. Sono state riaperte stamattina 7 agosto a Borgo Panigale una carreggiata della A14 con doppio senso di marcia e la direzione Sud della tangenziale. Ad annunciarlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, su Twitter.
STABILITA’ DELLE CASE E FUMI TOSSICI
Intanto sono iniziate verifiche sulla stabilità degli edifici della zona dell’esplosione, mentre l’Arpae di Bologna sta analizzando i fumi dell’esplosione. Al momento “non risultano agenti chimici inquinanti”. Gli ingegneri di Autostrade per l’Italia hanno lavorato per tutta la notte, e lo faranno ancora oggi, per capire se almeno una parte del viadotto crollato potrà essere utilizzata a traffico limitato o se gli automobilisti dovranno arrendersi a code e deviazioni. Il problema, infatti, non è dovuto soltanto al crollo ma alle temperature elevatissime che le strutture del ponte hanno raggiunto dopo lo scoppio della cisterna e la vampata impressionante di fuoco che ha lambito la zona di Borgo Panigale, ma a cosa succederà adesso.
Photo credits: Twitter; video credits: Twitter / Polizia di Stato