È ricoverata in una struttura specializzata nella cura dei disturbi alimentari la bambina di dieci anni che i genitori hanno portato via dall’ospedale Regina Margherita di Torino, dove era ricoverata. I servizi sociali del Comune avevano chiesto l’allontanamento della bambina dai suoi familiari perché denutrita.
Lo ha reso noto nella serata di sabato 4 agosto il legale della coppia, l’avvocato Jolanda Noli, secondo quanto scrive su Repubblica Carlotta Rocci. “Nessuno è fuggito, si stanno occupando della figlia, come hanno sempre fatto, pretendendo per lei le cure migliori”, precisa il legale, che ha informato della decisione dei genitori l’ospedale e la procura dei minori.
L’avvocato Noli era presente quando i genitori si sono presentati in ospedale. “Non c’è nessun provvedimento nei loro confronti, hanno agito nel loro diritto e nell’interesse della bambina – aggiunge – Semplicemente non condividevano il percorso di cure intrapreso, ritenendolo inadeguato ad aiutare la figlia”, che da alcuni mesi soffre di attacchi di panico e di disturbi alimentari. “I miei assistiti sono genitori come tanti, amareggiati e provati per quanto accaduto. Sono stanchi, ma non mollano – conclude – Da quando si trova nella nuova struttura la loro bimba sta meglio. Oggi ha mangiato pollo…”.
La bambina era sparita martedì dall’ospedale Regina Margherita dove i servizi sociali avevano chiesto, e non ancora ottenuto dal tribunale dei minori, l’allontanamento dai suoi genitori perché la piccola era denutrita. Sono stati proprio la mamma e il papà a portarla via dal reparto. Sulla sparizione della bambina indaga la polizia, coordinata dalla procura. Non si tratta di un rapimento ma di un allontanamento contro il parere dei medici: può darsi che i genitori temessero che fosse in arrivo un provvedimento del tribunale. La bambina era denutrita perché, sospettano gli investigatori e i medici che l’hanno visitata, secondo quanto scrive Repubblica, il cibo veniva usato in casa come un premio, e mandare a letto la piccola “senza cena”, una punizione o un ricatto.
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