Un+libro+sul+comodino+di+Paolo+Crepet
velvetnewsit
/2018/08/05/paolo-crepet-che-cosa-legge-il-suo-libro-sul-comodino/amp/
Libri

Un libro sul comodino di Paolo Crepet

Pubblicato da
Domenico Coviello

Psichiatra, scrittore e sociologo, oltreché ben noto volto televisivo per gli italiani, Paolo Crepet indica a Velvet Mag le sue preferenze di lettura.

“Un libro che ho letto con grande piacere e che consiglio ai lettori anche come lettura per l’estate è La vita davanti a sé di Romain Gary, premio Goncourt. Un romanzo molto bello e appassionante”. Il professor Paolo Crepet segnala al pubblico uno dei suoi libri del cuore. Si tratta di un grande classico della letteratura internazionale degli anni ’70, da cui fu tratto anche un film.

È la storia di Momò, un bambino che viene cresciuto da Madame Rosa in un appartamento nel quartiere multietnico di Belleville a Parigi. La donna, un’anziana ebrea reduce da Auschwitz, si occupa di crescere i figli di prostitute che per legge non possono tenerli con sé. Momò sembra un caso a parte; proviene da una famiglia musulmana e sua madre, a differenza delle altre, non si presenta mai. Intorno alla sua origine sembra che tutti mantengano il mistero. Tutti i mesi Madame Rosa riceve un mandato di pagamento per il mantenimento del piccolo. Che cresce e impara la vita. Un’esistenza dura, senza sconti, ma appassionante.

Paolo Crepet continua a parlare, in giro per l’Italia anche e soprattutto della sua ultima fatica letteraria: Il coraggio – vivere, amare, educare (Mondadori, Strade Blu), opera in cui propone propone a genitori, educatori e, in particolare, a quei nativi digitali che si accingono a esplorare la propria esistenza in una società ipertecnologica, un “ipotetico inventario” di alcune declinazioni del coraggio in vari ambiti dell’esperienza umana (il coraggio di educare, di dire no, di ricominciare, di avere paura, di scrivere, di immaginare, di creare…). Perché il coraggio è l’opportunità che permette di capire il presente e di costruire il futuro.

Del resto, in un’intervista rilasciata a Velvet Mag (che in fondo a questo articolo vi riproponiamo), Crepet ci aveva espresso, a proposito dei social media (molto frequentati dai ragazzi, cosiddetti nativi digitali), un concetto particolarmente significativo, aldilà di essere d’accordo o meno: “Questi nuovi media, questi mezzi tecnologici per i quali siamo sempre connessi – spiega Crepet -, hanno determinato secondo me un vero e proprio mutamento antropologico nell’uomo moderno. Ci hanno cambiati antropologicamente. Le nostre relazioni umane non sono più le stesse“. Buona lettura – e buona riflessione – a tutti.

LEGGI ANCHE: PAOLO CREPET: “ALLE DONNE CHIEDO: PERCHE’ VI INNAMORATE DEGLI UOMINI VIOLENTI?”

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Pubblicato da
Domenico Coviello

Articoli Recenti

Le soluzioni più convenienti per il noleggio auto: dal leasing al noleggio senza anticipo

Nel mondo della mobilità, le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione, spingendo il settore…

18/05/2024

Camera da letto: come scegliere la carta da parati perfetta

Dalla valutazione dello stile dell’arredo alla ricerca di effetti cromatici e materici particolari, gli elementi…

23/02/2024

La modella corteggiata da Jannik Sinner nel 2020 oggi si dispera

L'esplosione di Jannik Sinner sta creando anche un po' di rimpianti negli occhi di chi…

30/11/2023

Green Market Festival on Christmas, la cultura del Natale

Anche il Natale può essere mezzo per lo sviluppo della cultura, lo confermano eventi come…

30/11/2023

F1, Lewis Hamilton e tutti i suoi dubbi

Lewis Hamilton ha dimostrato di vivere un momento non semplice, il pilota di F1 si…

29/11/2023

Infortunio Thiaw, Milan: ora Pioli è davvero nei guai

Non è un gran momento per il Milan e per Stefano Pioli, dopo il ko…

29/11/2023