L’ex presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, intervistata dall’Agi, punta il dito contro Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini per la loro strategia dell’odio.
Intervistata dall’Agi, Laura Boldrini non ha paura di dire ciò che pensa in merito agli innumerevoli haters che sui social network, da anni, la insultano e le scrivono parole cariche d’odio. L’ex presidente della Camera riflettendo su tale tematica ha individuato la colpa di ciò nella strategia politica e comunicativa messa in atto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, rivelando: “Questa grande ondata di violenza che mi è stata scaricata addosso è stata frutto di una strategia politica, messa in atto sia da M5s sia dalla Lega”
Ripercorrendo a ritroso l’arrivo delle minacce e dell’odio nei suoi confronti, la Boldrini afferma: “Per quanto riguarda M5s tutto è partito nel 2014, quando Beppe Grillo mise nel suo blog un video che sembrava innocente con una mia sagoma in cartone messa in un taxi, che culminava con la domandina ‘Che cosa faresti alla Boldrini in macchina?‘. Quella domanda scatenò un mare di sconcezze, di volgarità e di minacce ai miei danni. Questo evento viene raccontato anche nel libro “Supernova” scritto da Nicola Biondo, allora capo della comunicazione di M5s alla Camera. Scrive di aver avuto un colloquio con Casaleggio, nel quale si dissociò da questa operazione a causa della violenza scatenata dalla stessa. Casaleggio gli rispose che avevano sbagliato, ma solo nella misura in cui il Movimento si era reso palesemente artefice dell’iniziativa. Secondo lui, infatti, bisognava testare gli umori della Rete, ma sarebbe stato meglio farlo sottotraccia e non in chiaro come fece Grillo”.
Un “esperimento” (così come è stato definito, ndr) avviato sui social e che ha avuto come cavia Laura Boldrini, danneggiandola e innescando un odio nei suoi confronti, alimentato dalle successive strategie politiche. “Da quel momento – aggiunge l’ex presidente della Camera – la mia persona fu oggetto di attacchi di ogni tipo. In ogni caso mi fa piacere che Biondo si sia dissociato e abbia sentito il bisogno di scriverlo. So che avrebbe voluto inviarmi un biglietto di scuse e che poi ha desistito”. Parlando anche della Lega aggiunge: “L’accordo tra M5s e Lega è nato sulla rete prima che in Parlamento, nel momento in cui cominciarono a prendere di mira le stesse persone. Un’alleanza testata sui social, che nasce digitale e diventa politica“.
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