Piazza Affari: dopo il brusco peggioramento di Sergio Marchionne va giù la galassia Agnelli-Elkann e arriva il cambio al vertice di Fiat Chrysler Automobiles
Dopo il peggioramento di Sergio Marchionne, che risulta in condizioni irreversibili all’ospedale universitario di Zurigo, a Milano i riflettori sono puntati sulla galassia Agnelli-Elkann, dopo l’inatteso cambio al vertice di Fiat Chrysler Automobiles. Il nuovo amministratore delegato, nominato sabato 21 luglio, è Mike Manley, finora numero uno del brand Jeep. Fca, nel weekend aveva perso 2 punti percentuali, arrivando a paerdere fino al 5%; poi ha ridotto i cali, così come anche gli altri titoli del gruppo, ovvero Ferrari, che avrà Louis Camilleri come amministratore delegato e John Elkann come presidente, Cnh Industrial e la controllante Exor.
L’era Marchionne a Fiat Chrysler Automobiles registra uno stop inaspettato, che ha lasciato tutti col fiato sospeso. Ora è tempo di decisioni e secondo gli analisti di Equita, le scelte attuate per i sostituti vanno nel segno della continuità. “La scelta è ragionevole”, si afferma per quanto riguarda il nuovo incarico a Mike Manley. Per quanto riguarda Cnh, invece, continua la ricerca (da ormai 4 mesi) del nuovo Ceo: “resta un alone di incertezza (quanto meno sulla strategia relativa a spin-off)”. Equita mette anche in evidenza che “alla luce dei successi degli ultimi 14 anni, l’uscita di Marchionne è indubbiamente una grave perdita»”, che potrebbe pesare “soprattutto su Fca, allontanando il potenziale upside da M&A (conoscendo le qualità di negoziatore di Marchionne), a meno che prevalga lo scenario di un’accelerazione del disimpegno da parte di Exor anche senza massimizzare”. Gli effetti negativi si potranno ripercuotere soprattutto sul brand di lusso Ferrari perché parte da valutazioni alte. “Cnh recentemente ha già sofferto sia per fattori macro (dazi e debolezza prezzi commodity agricole) che mancanza di chiarezza sul nuovo Ceo” – si afferma. Per Banca Akros, l’improvvisa uscita di scena di Sergio Marchionne si dice “la leadership di FIat Chrysler si è indebolita e per questo è possibile che riparta un po’ di speculazione legata all’M&E”.
La critica situazione di salute di Merchionne, in realtà, ha solo velocizzato (con circo un anno di anticipo) un processo di ricambio già prestabilito. Gli esperti non sono “però sicuri al 100% che l’esito di tale processo sarebbe stato identico. In ogni caso, la notizia rappresenta una sorpresa negativa”.
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