Sabato 21 luglio, le prime pagine dei giornali

Dal Corriere della Sera a Repubblica e alla Stampa, e dal Fatto al Messaggero, ecco come i quotidiani presentano le principali notizie di giornata.

Sulle prime pagine dei giornali di oggi 21 luglio la querelle al centro della quale ci sono le nomine chiave negli apparti dello Stato. Dopo la quasi rottura, il ministro Tria e il vicepremier Di Maio trovano un compromesso sul nome dell’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti: è Fabrizio Palermo, il candidato dei Cinque Stelle. Salvini, invece, punterebbe ad assegnare a personalità a lui gradite la Ferrovie, la Rai e i Servizi segreti. La grande spartizione è avviata. Nel frattempo c’è la grana Ilva di Taranto, la più grande acciaieria d’Europa, in crisi da anni. Luigi Di Maio contesta la validità della gara che il precedente Esecutivo aveva effettuato, e dunque la presenza del colosso indiano Arcelor Mittal. Segnaliamo, a questo proposito, sul Corriere della Sera, l’intervista di Fiorenza Sarzanini al presidente Anac Raffaele Cantone: “Il governo non utilizzi il nostro parere”: l’Autorità anti corruzione ha rilevato criticità nell’iter di gara ma annullare tutto e far ripiombare l’Ilva e le sue migliaia di operai nell’incertezza più totale è altra cosa. Infine dal Fatto Quotidiano l’apertura sul tema migranti, dopo la vicenda sconvolgente della donna e del bambino fatti morire in mare: “I libici affondano i barconi coi migranti ancora a bordo” in modo da costringerli, secondo il giornale diretto da Marco Travaglio, a salire a bordo delle motovedette che li riporteranno indietro, in Libia. Cioè nell’inferno dei lager e dei campi di prigionia. Buona lettura.

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