È stato interrogato Innocent Oseghale, il 29enne accusato di aver brutalmente ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro, la 18enne romana i cui resti sono stati rinvenuti in due trolley vicino Pollenza, in provincia di Macerata. L’uomo, come sua richiesta, è stato ascoltato ma il colloquio è stato secretato.
È durato circa tre l’interrogatorio richiesto da Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui corpo è stato dissanguato, pulito con la candeggina e fatto a pezzi, per poi essere riposto all’interno di due trolley abbandonati vicino Pollenza, in provincia di Macerata. L’uomo ha risposto alle domande del procuratore riguardanti l’omicidio, confessando alcuni passaggi fondamentali. Innocent ha però continuato a ribadire la propria innocenza in merito alla brutale uccisione della ragazza.
L’interrogatorio si è svolto alla presenza del giudice e della Procura di Macerata. A chiedere proprio tale colloquio fu lo stesso imputato che, nei giorni scorsi, aveva rivolto tale richiesta ai suoi avvocati, così da fornire la sua versione dei fatti. Oseghale, nel suo precedente colloquio con gli inquirenti, aveva dichiarato che Pamela Mastropietro si era sentita male dopo aver assunto della droga in casa sua e di averla coricata sul letto. Successivamente, secondo la sua vecchia ricostruzione, sarebbe uscito di casa lasciandola con Desmond Lucky. Per tali ragioni la Procura di Macerata aveva inizialmente indagato anche Lucky Awelima e Desmond Lucky, ma le loro accuse sono cadute. Quest’ultimi sono però comunque in carcere per l’accusa di spaccio di eroina.
Questa volta però Oseghale, assistito dai suoi legali, Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, ha fornito alcuni nuovi elementi e per tali ragioni, per il momento, la Procura ha secretato gli atti per trenta giorni. Ciò si è reso necessario proprio per tutelare le indagini, che andranno a verificare la veridicità delle ultime dichiarazioni di Innocent.
Photo Credits Facebook