Sissy Trovato Mazza è tornata a Taurianova dalla sua famiglia. L’agente penitenziaria, in coma a causa di un colpo d’arma da fuoco, è ancora in stato vegetativo.
L’agente penitenziaria Maria Teresa Trovato Mazza, per tutti Sissy, è finalmente tornata nella suo comune d’origine, Taurianova, in provincia di Reggio Calabria in Calabria. A dare la notizia delle dimissioni dalla struttura riabilitativa di Zingonia, dove la giovane si trovava, è stato uno degli amministratori del gruppo Facebook “Comitato Civico di Sissy la Calabria è con te“, il quale ha comunicato che la giovane alle 9.10 del mattino di ieri, 19 luglio 2018, è giunta a casa.
Sissy è stata dimessa dalla struttura di Zingonia il 18 luglio ed ha affrontato bene il lungo viaggio verso la sua città. In un altro gruppo su Facebook, dedicato sempre alla giovane agente, è stato scritto: “Sissy è rientrata nella sua amata Calabria questa mattina (19 luglio 2018, ndr). Accanto a lei la sua famiglia, adesso di nuovo riunita. Nessun’altra novità sulle condizioni di salute di Sissy che rimangono invariate“. In moltissimi sui social le hanno dato il bentornato, pregando che la ragazza possa un giorno riprendersi. Il sorriso e la sua solarità, che i genitori hanno più volte mostrato con foto e video, mancano a tutti, anche a chi non conosce fisicamente la ragazza.
Cosa sia successo quel primo novembre del 2016 resta ancora un mistero. Ciò che è certo è che Sissy Trovato Mazza aveva avuto un cambio turno improvviso, al quale non aveva detto di no. Come previsto si era recata all’ospedale civile di Venezia per controllare una detenuta che aveva da poco partorito. Le telecamere di sorveglianza la inquadrano poco prima dello sparo, esploso dalla sua arma di ordinanza. Sissy non appare per nulla turbata, anzi a tratti sembra addirittura sorridente. Nulla sembra quindi far pensare ad un gesto estremo. Per la Procura però la giovane ha provato a suicidarsi con la sua pistola, ferendosi gravemente e finendo in coma. Qualcosa però sembra non tornare. Sull’arma, infatti, non sono state rinvenute impronte digitali, neppure quelle di Sissy che poco prima dello sparo appare senza guanti. Come mai l’arma non ha impronte? Dubbi e perplessità che al momento non trovano risposta, anche se per la Procura non vi sono elementi determinanti per prendere in considerazione la pista del tentato omicidio. I genitori della ragazza, che fin dal primo giorno lottano per scoprire la verità, più volte hanno dichiarato che la figlia non aveva alcun motivo di compiere un folle gesto, puntualizzando che Sissy non aveva mai mostrato segni di malessere.
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