Migranti, tensione nel governo. Luigi Di Maio interviene: “Non è immaginabile chiudere l’ingresso ad una nave italiana”

Il ministro della Difesa Trenta dice sì all’accoglienza riguardante la vicenda dei 67 migranti salvati e soccorsi al largo della Libia dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa. Scintille nel governo: Salvini ha negato l’approdo in Italia della nave della Guardia Costiera Diciotti che li ha prelevati. Luigi Di Maio interviene.

Momenti di tensione nel governo sul difficile tema riguardante l’accoglienza dei migranti soccorsi, a largo della Libia, dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa. Salvini ha negato l’approdo in Italia della Guardia Costiera Diciotti che li ha prelevati, mentre il ministro della Difesa Trenta ha detto sì all’accoglienza. Il vicepremier e ministro Luigi Di Maio è intervenuto sulla problematica, rassicurando che all’interno del governo non vi è alcun contrasto e che la direzione è univoca. “In questo caso se si tratta di una nave italiana, intervenuta in una situazione da chiarire, bisogna farla sbarcare. Non è immaginabile chiudere l’ingresso ad una nave italiana, ma condivido tutte le perplessità di quanto accade nel Mediterraneo“, così Luigi Di Maio è intervenuto sulla questione della nave Diciotti della Guardia costiera, su cui sono stati trasferiti i 67 migranti soccorsi dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa.

I nostri porti non sono chiusi, ma lo sono per quelle Ong che non rispettano le regole“, ha spiegato Di Maio sostenendo di condividere le stesse perplessità di Salvini. “Se si tratta di una missione europea allora i migranti devono essere distribuiti nei vari Paesi”, ha aggiunto il vicepremier e ministro. Nel frattempo la Diciotti della Guardia costiera, su cui sono stati trasferiti i 67 migranti soccorsi dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa, è ancora senza un porto. Nella notte la nave ha proseguito la navigazione verso nord, ma al momento non ha ancora ricevuto dal Viminale l’indicazione del porto dove dovrebbe avvenire l’attracco.

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ci ha tenuto a precisare in un’intervista su Avvenire la sua posizione in merito: “Il Mediterraneo è sempre stato un mare aperto e continuerà ad esserlo. L’apertura è la sua ricchezza. La strada è regolamentare, non chiudere. La parola accoglienza è bella, la parola respingimenti è brutta. Poi accogliere si può declinare in mille maniere. E si può, anzi si deve, legare accoglienza a legalità”. Aggiungendo, con una frecciatina che sembra essere rivolta a chi come Salvini rappresenta l’ala dura del governo su tali questioni: “L’Italia non si gira dall’altra parte. Non l’ha fatto e non lo farà. C’è il diritto di assicurare un asilo a chi fugge dalla guerra. E il diritto di arrivare e trovare un lavoro. Ho guardato cento volte le foto di migranti e ho pensato sempre una cosa: una famiglia che mette un figlio su un barcone sperando di regalargli la vita va solo aiutata“.

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