Harvey Weinstein, l’ex produttore cinematografico di Hollywood, arrestato lo scorso mese di maggio e poi rimesso in libertà su cauzione da 10 milioni di dollari, era accusato dello stupro di due donne. Ora si aggiungono altri tre crimini, sempre collegati ad atti sessuali. E Weinstein rischia l’ergastolo.
Durante la prima udienza a suo carico, lo scorso 25 maggio, Weinstein, 66 anni, si è dichiarato innocente. All’uscita, però, malgrado il pagamento immediato di una cauzione da 1 milione di dollari sui 10 complessivi che dovrà comunque pagare, il produttore si è ritrovato col un braccialetto elettronico addosso e il passaporto ritirato.
Lunedì scorso 2 luglio il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance Jr., ha dichiarato: “Un gran giurì di Manhattan ha appena incriminato Harvey Weinstein con una delle più pesanti accuse di violenza sessuale che esistano nel sistema penale newyorkese”. Alle accuse di stupro di primo e terzo grado e di atti sessuali di primo grado, si aggiungono tre capi d’imputazione relativi a reati nei confronti di un’altra presunta vittima: due di questi sono per violenza sessuale aggravata.
Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, i fatti sarebbero avvenuti nel 2006, quando Weinstein avrebbe praticato sesso orale su una donna usando la forza. “Questo procedimento è il risultato del coraggio straordinario delle sopravvissute che si sono fatte avanti. La nostra indagine continua. Se sei una vittima dell’abuso predatorio di Weinstein, c’è ancora tempo per avere giustizia“, ha dichiarato il procuratore Vance. Weinstein potrebbe dover scontare da un minimo di 10 anni di reclusione fino all’ergastolo solo per queste tre nuove accuse. Sarà chiamato nuovamente dinanzi alla corte il prossimo 9 luglio.
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