Tragedia nella notte fra lunedì 2 e martedì 3 luglio tra Feletto e Rivarolo nel Torinese, dove si è abbattuto un nubifragio. Un uomo di 51 anni di Favria, Guido Zabena, che stava tornando da lavoro, è rimasto intrappolato dall’acqua in un sottopasso ed è morto annegato in auto. Sul Cervino una alpinista è invece deceduta dopo essere stata colpita da un fulmine nel corso di un temporale.
L’uomo, secondo quanto scrive Alessandro Previati sul sito della Stampa, è rimasto bloccato mentre era alla guida della sua macchina e stava attraversando il sottopasso tra Rivarolo e Feletto. L’acqua ha cominciato a riempire rapidamente l’abitacolo e l’uomo ha perso la vita. Guido Zabena, questo il nome della vittima secondo quanto riporta online La Stampa, non è riuscito, infatti, a uscire dal veicolo.
Secondo una prima ricostruzione della tragedia, avrebbe fatto solo in tempo a chiamare i soccorsi che, però, quando sono arrivati, non sono riusciti a salvargli la vita. Adesso sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Ivrea. L’allagamento del sottopasso della ferrovia Canavesana, tra Feletto e Rivarolo, è un problema che si ripete da anni, sottolinea ancora il sito della Stampa, senza che i Comuni riescano a trovare una soluzione.
Sul fronte del maltempo si registra purtroppo un’altra vittima, questa volta sulle Alpi. Il corpo di una alpinista ucraina è stato infatti recuperato al mattino di oggi 3 luglio sul Cervino. L’intervento è stato effettuato dall’elisoccorso dopo che un fulmine, ieri sera, aveva colpito la donna nel corso di un fortissimo temporale. Assieme all’alpinista c’erano tre connazionali – un uomo e un’altra coppia – che sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta: accusano una lieve ipotermia ma le loro condizioni appaiono buone. I quattro sono stati recuperati sulla cresta Pic Tyndall, a quota 4.000 metri di quota, tra Italia e Svizzera. Avevano dato l’allarme nella serata del 2 luglio.
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