Aumenti in arrivo per le bollette da domenica prossima primo luglio. L’Autorità di regolazione per l’energia ha annunciato un rincaro del 6,5% per l’elettricità e dell’8,2% per il gas, dovuto alle tensioni internazionali e al rialzo delle quotazioni del petrolio.
Le ripercussioni, dice l’Autorità, si sono fatte sentire pesantemente sui prezzi all’ingrosso e condizioneranno sia il mercato libero sia quello tutelato. “Per il gas – sottolinea comunque l’Authority – l’impatto sulla spesa per i clienti domestici risulta meno significativo in considerazione dei bassissimi consumi del periodo estivo”. Ma secondo l’Unione Nazionale Consumatori l’aumento peserà, nel corso del prossimo anno, per “33,5 euro per la luce e 83,5 euro per il gas: una stangata complessiva pari a 117 euro”.
Secondo l’associazione si tratta di “una speculazione bella e buona. Anche se gli aumenti in gran parte dipendono dal petrolio, si tratta di rialzi assurdi. Ci si interroga se questo balzo spropositato non sia un tentativo di far sloggiare in anticipo le famiglie dal mercato di maggior tutela in previsione della sua fine, prevista tra un anno esatto”.
Per il settore elettrico, allo scopo di mitigare l’impatto dell’attuale congiuntura, l’Autorità è intervenuta con una modulazione degli oneri generali di sistema, in modo da ridurre l’aumento di spesa per i clienti domestici e non domestici, con pari effetti sia sul mercato tutelato che su quello libero. L’aumento per l’elettricità – spiega infatti la nota – sarebbe stato più consistente in assenza dell’importante intervento di scudo congiunturale attivato dall’Autorità tramite gli oneri di sistema 3, il cui valore complessivo per il 2018 è stimato in 14 miliardi di euro.
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