Negli Stati Uniti dilaga lo scandalo dei circa 2 mila bambini e minori che le forze dell’ordine hanno separato dai genitori immigrati illegalmente dal Messico. I bambini sono reclusi in una struttura con gabbie nel Texas. La vicenda sta spaccando l’America. E spunta un audio shock del pianto dei piccoli pubblicato dal quotidiano online ProPublica, che qui vi riproponiamo.
AGGIORNAMENTO GIOVEDI’ 21 GIUGNO – Di fronte al crescente sdegno del mondo per il caso, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto pronto a firmare un atto che consenta ai bambini di ricongiungersi ai genitori, incarcerati per immigrazione illegale.
“Forte preoccupazione” per la vicenda è espressa oggi 20 giugno – Giornata internazionale del rifugiato – dall’Alto Commissario Onu Filippo Grandi. La stessa first lady, Melania Trump, ha detto nei giorni scorsi di odiare “vedere bambini separati dalle loro famiglie” e ha invitato i democratici a lavorare con i repubblicani sulla riforma dell’immigrazione. Ieri 19 giugno, e con toni ben più duri, hanno parlato anche la ex first lady Laura Bush, durissima sul Washington Post, quindi la ex first lady Michelle Obama e Hillary Clinton.
L’AUDIO CHE SCUOTE L’AMERICA
La polemica, il senso di vergogna, e lo scambio di accuse crescono anche a causa di un audio registrato all’interno di un centro di detenzione, e pubblicato dal quotidiano online americano ProPublica, in cui 10 migranti minori sono stati appena separati dai loro genitori. Oltre alle urla e ai pianti (i bimbi chiamano insistentemente la mamma e il papà) a un certo punto si sente la voce di un agente americano. “Bene, abbiamo una orchestra. Quello che manca è il direttore d’orchestra…“, si ascolta nella registrazione.
LA BIMBA E IL NUMERO DI TELEFONO A MEMORIA
“Molti di loro sembra piangano così tanto da riuscire a respirare a fatica“, si legge nell’articolo di ProPublica. Una bimba del Salvador di sei anni chiede invece più volte di chiamare sua zia, dice di sapere il numero a memoria: “Mia mamma mi ha detto che sarei andata con mia zia e che sarebbe arrivata a prendermi il prima possibile”.
REGISTRAZIONE ANONIMA PER PAURA
L’audio è stato registrato la settimana scorsa all’interno di un centro di detenzione della U.S. Customs and Border Protection. La persona che ha registrato l’audio ha chiesto di restare anonima per paura di vendette. L’audio è stato consegnato a ProPublica da Jennifer Harbury, un’avvocatessa che si occupa di diritti civili e che per decenni ha vissuto nella Rio Grande Valley, lungo il confine tra Texas e Messico.
LA CONDANNA DELL’ONU
Quella dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, è l’ultima voce ad alzarsi contro la detenzione del 2 mila ragazzi e bambini. “I governi di molti Paesi ricchi hanno adottato una retorica spregevole sulla migrazione – ha detto Grandi – ignorando il loro dovere di aiutare le persone in fuga dalla guerra o dalle persecuzioni”. I governi “hanno proiettato un’immagine di emergenza, di invasione e, in realtà, hanno capitalizzato su questo per ottenere voti“.
L’AMMINISTRAZIONE TRUMP SI DIFENDE
L’Amministrazione Trump però non chiede scusa per la sua politica di “zero tolerance“. Lo ha ribadito il 19 giugno la responsabile della Sicurezza nazionale, Kirstjen Nielsen: “Non ci scuseremo per il lavoro che facciamo o per il lavoro che fanno le forze dell’ordine”. “Le azioni illegali devono avere conseguenze”. Nielsen accusa la stampa di fare cattiva informazione sulla legge, che impone di fermare chi attraversa la frontiera in maniera illegale, portarla dinanzi alla giustizia e dunque separare le famiglie; e ricorda che è scontato che i bambini non finiscano in carcere con i genitori, quando questi incappano in guai giudiziari.
Photo credits: Twitter; video/audio credits: You Tube / ProPublica
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