Si è tornati in aula per il processo a carico del dermatologo dei vip Matteo Cagnoni, l’uomo accusato di aver ucciso brutalmente la moglie Giulia Ballestri il 16 settembre del 2016.
È tornato in aula Matteo Cagnoni, il dermatologo dei vip accusato di aver ucciso brutalmente la moglie Giulia Ballestri. Nella giornata di ieri, 18 giugno, a prendere parola è stato proprio il suo avvocato, Giovanni Trombini, il quale ha spigato alla Corte del Tribunale di Ravenna perché il suo assistito non avrebbe ucciso la donna. Nell’ultima udienza la pm Cristina D’Aniello ha concluso la sua requisitoria, iniziata martedì 12 giugno, chiedendo l’ergastolo per Matteo Cagnoni. La pubblica accusa, con toni molto duri, ha chiesto inoltre l’isolamento diurno per un anno per il dermatologo dei vip.
Il legale dell’uomo, nella sua arringa finale, ha evidenziato come i media locali hanno rappresentato come unico responsabile dell’omicidio di Giulia Ballestri il marito di quest’ultima, evidenziando come essi possano aver influenzato i testimoni. Inoltre, secondo Trombini, non ci si è soffermati sul rapporto tra la vittima e Matteo Cagnoni in quanto, ad avviso del legale, in undici anni di matrimonio tra i due non sono mai emersi dissidi o lamentele, né elementi che denotino un comportamento violento del dermatologo. L’avvocato ha ovviamente menzionato la crisi che è intercorsa tra i due nel 2015, spiegando perché Matteo Cagnoni consigliò alla moglie di andare dallo psicologo: essendo un medico e vedendola insoddisfatta e triste, ha ipotizzato che fosse in depressione.
Da lì Matteo Cagnoni e Giulia Ballestri, su consiglio dello psicologo amico di famiglia, si rivolsero ad un terapista di coppia, il quale in aula, nelle precedenti udienze, ha definito il dermatologo un uomo all’antica. Parole che secondo la difesa sono state travisate dal pubblico ministero, che le ha ricondotte alla violenza e repressione nei confronti della moglie. Violenza e rabbia che però sono vivide nella memoria della Corte, visto il comportamento tenuto da Cagnoni in aula quando ha attaccato la suocera. Ciò è stato però giustificato dal suo avvocato, che ha spiegato che il suo assistito non è una persona violenta e che il suo scatto d’ira in aula è stato dovuto esclusivamente alle condizioni carcerarie. L’avvocato è poi passato a screditare punto per punto la tesi sostenuta dall’accusa, affermando in conclusione che Matteo Cagnoni non ha ucciso la moglie Giulia Ballestri.
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