Nove arresti, di cui 6 in carcere e 3 ai domiliari, per il nuovo stadio della Roma a Tor Di Valle. Tra le persone arrestate ci sono anche l’imprenditore Luca Parnasi (finito in carcere), il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi), l’assessore regionale Michele Civita (Pd) e il presidente dell’Acea Luca Lanzalone (ai domiciliari).
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Ore 13:36 – “L’As Roma non c’entra nulla con l’inchiesta“. È quanto ha precisato il procuratore aggiunto Paolo Ielo. Intanto arriva il commento sull’inchiesta del patron della Roma, James Pallotta: “La Roma non fatto nulla di male, siamo stati trasparenti: non vedo perché il progetto stadio si debba fermare, tutti lo vogliono e si deve andare avanti – ha spiegato -. Risolveremo tutto”. Alla domanda su cosa possa succedere se l’inchiesta fermerà il progetto stadio, Pallotta ha risposto “Vorrà dire che verrete a trovarmi a Boston..”.
Ore 11:53 – Gli indagati sarebbero in tutto 27. Tra essi anche il capogruppo 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara.
Ore 10:59 – Il progetto dello Stadio della Roma a Tor di Valle potrebbe subire uno stop. Si fa strada questa convinzione, anche se è presto per trarre conclusioni definitive. Così si apprende da fonti comunali, secondo quanto riporta Repubblica.it. Il nuovo impianto è un investimento da almeno un miliardo di euro. Oggi 13 giugno era prevista una riunione tra i proponenti e il Campidoglio: con tutta probabilità salterà.
Ore 10:25 – “Chi ha sbagliato pagherà noi siamo dalla parte della legalità. Aspettiamo di leggere le carte. Al momento non esprimiamo alcun giudizio”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Se è tutto regolare, spero che progetto stadio possa andare avanti”, ha concluso la sindaca.
Anzalone ha seguito, in veste di consulente per M5S, il dossier sulla struttura. L’accusa è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione.
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