Omicidio Giulia Ballestri, la pm non lo risparmia: chiesto l’ergastolo per Matteo Cagnoni

Ha inizio il rush finale del processo a carico di Matteo Cagnoni, il dermatologo dei vip accusato di aver ucciso brutalmente la moglie Giulia Ballestri nel settembre del 2016. Cresce l’ansia per la sentenza.

Si torna in aula quest’oggi, 12 giugno, presso il Tribunale di Ravenna, per le battute finali del processo a carico del noto dermatologo dei vip Matteo Cagnoni, accusato di aver ucciso brutalmente, massacrandola a bastonate, la madre dei suoi figli, nonché sua moglie, Giulia Ballestri. In questo lungo percorso giudiziario non sono mancati i colpi di scena, tra cui le discussioni pesanti che hanno portato l’imputato ad alzare i toni in aula. Ora però tutto sta volgendo al termine e crescere l’ansia per la sentenza.

A prendere parola oggi, come riportato anche dalla stampa locale Ravennanotizie.it, sarà la pm Cristina D’Aniello, la quale avrà l’arduo compito di aprire la fase finale del processo ripercorrendo i fatti, emersi anche grazie alle relazioni degli esperti, spiegando i diversi capi d’accusa contestati all’uomo e in ultimo formulando la richiesta di pena per l’imputato alla Corte d’Assise di Ravenna. Una richiesta di condanna che presumibilmente non sarà affatto leggera, stando quanto emerso nelle precedenti udienze. A sostegno dell’accusa vi sono diverse perizie, tra cui quella che dimostra la ferocia con la quale è stata uccisa Giulia Ballestri. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che la vittima poteva essere uccisa subito: bastava che il killer continuasse ad inferire con il bastone con il quale la Giulia Ballestri è stata malmenata per porre fine alla vita della donna in dieci, quindici minuti. Invece il killer non ha avuto alcuna pietà per la vittima, tenendola alla propria mercé per trenta, quaranta minuti. Giulia, in quei lunghi minuti, ha provato più volte a scappare dal suo aggressore, come proverebbe l’impronta del suo piede in direzione dell’uscita. Da lì la decisione dell’aggressore di porre fine alla vita della donna spingendola a terra, per finirla con calci nel costato che le hanno rotto tre costole, afferrando successivamente la testa per i capelli e facendola sbattere più volte contro lo spigolo. Ferite che hanno provocato la morte di Giulia Ballestri per soffocamento nello suo stesso sangue quindici minuti più tardi.

A seguire, nei prossimi giorni, prenderanno la parola gli avvocati delle parti civili e gli avvocati difensori di Matteo Cagnoni, i quali proveranno con la loro arringa conclusiva a smontare i diversi capi d’accusa imputati al dermatologo. La sentenza, salvo cambi di programma, è stata fissata per il 20 giugno 2018.

AGGIORNAMENTO ORE 15.00: Per la prima volta è assente in aula quest’oggi Matteo Cagnoni. La pm, come riporta la stampa locale Ravennaedintorni.it, non ha risparmiato affondi contro l’uomo che ritiene autore dell’efferato omicidio: “Ha indossato la maschera del vedovo inconsolabile“, riferendosi agli sms inviati a un’amica e alla segretaria la notte del ritrovamento del cadavere di Giulia Ballestri. Messaggi che secondo l’accusa, insieme ad altri fattori, sono un chiaro segno del dermatologo di cercare di passare come marito innocente, affranto e distrutto da ciò. Slitta il giorno delle repliche e della camera di consiglio: non sarà più il 20 giugno, ma il 22.

AGGIORNAMENTO 14 GIUGNO ORE 13.00: La pm Cristina D’Aniello ha chiesto l’ergastolo per Matteo Cagnoni, accusato di aver ucciso a bastonate la moglie Giulia Ballestri. La pubblica accusa ha concluso la sua requisitoria, iniziata martedì 12 giugno, con toni molto duri, chiedendo oltre al massimo della pena anche l’isolamento diurno per un anno per il dermatologo dei vip. 

Processo Matteo Cagnoni: tensione in aula per le accuse shock contro la madre di Giulia Ballestri

 

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