Il padre di Niccolò Ciatti, durante la prima giornata del Calcio Storico fiorentino, in cui era incaricato come Magnifico Messere, ha annunciato la lunga strada per ottenere giustizia per il figlio 22enne, ucciso da tre ceceni nella discoteca St.Trop di Lloret de Mar nella notte del 12 agosto del 2017.
“Avrei voluto che ci fosse Niccolò al mio posto” ha rivelato Luigi Ciatti, padre del 22enne fiorentino picchiato a morte in una discoteca di Lloret de Mar, durante il primo giorno del Calcio Storico fiorentino, tenutosi il 9 giugno scorso. Il padre di Niccolò Ciatti è stato il Magnifico Messere della semifinale simbolica tra Rossi e una rappresentativa di Bianchi e Verdi dopo il forfait degli Azzurri. Un omaggio alla memoria del ragazzo di Scandicci che ha fatto davvero piacere al padre del giovane brutalmente ucciso da tre ceceni nella discoteca St.Trop, in Spagna, la notte del 12 agosto del 2017.
Il padre di Niccolò Ciatti ha continuato aggiungendo: “È importante per noi che l’attenzione su questa vicenda resti alta: abbiamo davanti una strada lunga, il processo si aprirà nei primi mesi del 2019 in Spagna, e non vogliamo essere lasciati da soli“. “L’invito del sindaco Nardella e dell’assessore allo sport Andrea Vannucci – ha proseguito il papà Luigi – mi ha fatto molto piacere perché è il segno di una vicinanza alla vicenda di Niccolò che non è mai venuta meno“. Nei mesi scorsi, il Tribunale spagnolo di Blanes che indaga sull’omicidio aveva chiesto alla Procura di Firenze, mediante una rogatoria internazionale, di interrogare i due amici della vittima presenti in quella tragica sera.
La pm Beatrice Giunti, come previsto dalla rogatoria, si era apprestata a convocare i due giovani. Le domande dei magistrati spagnoli avevano destato però qualche perplessità, in quanto si focalizzavano esclusivamente su Niccolò Ciatti e non sulla dinamica dell’aggressione. La magistratura italiana non ha giurisdizione all’estero, ma ciò non vieta che avvii le proprie indagini.
Photo Credits Facebook