Sono passati 17 anni dalla terribile morte di Serena Mollicone, la diciottenne assassinata nel 2001, il cui corpo privo di vita è stato rinvenuto in un bosco di Arce, in provincia di Frosinone.
Sembra avvicinarsi sempre più quella la verità sull’omicidio di Serena Mollicone, la studentessa di Arce scomparsa il primo giugno del 2001, il cui corpo senza vita venne trovato due giorni dopo in un bosco con la testa infilata in un sacchetto di plastica e mani e piedi legati da un nastro adesivo. Da quel terribile giorno sono passati 17 anni ed oggi più che mai le indagini non sono affatto concluse, anzi proseguono senza sosta. Molti i misteri che avvolgono il caso. Negli anni sono state indagate diverse persone, ma ad oggi sono iscritti nel registro degli indagati: l’ex comandante dei Carabinieri della stazione di Arce, Franco Mottola, sua moglie Anna, indagata per omicidio volontario ed occultamento di cadavere, il loro figlio Marco, denunciato dalla stessa Serena per spaccio; il maresciallo Vincenzo Quatrale, indagato oltre che per il reato di concorso in omicidio nei confronti di Serena Mollicone, anche per quello di istigazione al suicidio per il brigadiere Santino Tuzi, che a causa del suo silenzio ha compiuto il gesto estremo; il maresciallo Francesco Suprano, indagato con l’accusa di favoreggiamento, in quanto avrebbe omesso di riferire agli inquirenti fatti e circostanze di rilevante importanza per le indagini.
Numerosi sono stati i rilevamenti sui reperti riguardanti l’omicidio di Serena Mollicone. Pochi mesi fa i Ris erano addirittura tornati nella caserma di Arce, l’ultimo luogo in cui la 18enne si è recata. Negli ultimi accertamenti svolti sul nastro adesivo utilizzato sul corpo della ragazza infatti sarebbe stata trovata una traccia di vernice. Gli inquirenti ritengono, visto il materiale analizzato, che la giovane sia stata uccisa all’interno della caserma e successivamente sia stata portata sul luogo del ritrovamento.
Si attendono quindi i risultati degli ultimi accertamenti svolti all’interno della caserma. Si prevede inoltre che il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo possa valutare la richiesta di una nuova proroga per le indagini. Il padre di Serena, Guglielmo Mollicone, nonostante il dolore non si è mai arreso e continua a lottare per la verità. Questa sera, 1° giugno 2018, come riportato da CiociariaOggi, la comunità, gli amici e i familiari di Serena Mollicone si ritroveranno nella chiesa di Santissimo Apostoli Pietro e Paolo, ad Arce, per una celebrazione in memoria della ragazza.
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