Un uomo di 37 anni della provincia di Arezzo è stato arrestato per aver stuprato la moglie. L’avrebbe “punita” dopo averla scoperta in macchina con l’amante, e dopo aver picchiato brutalmente sia lui che lei.
Lei però lo ha fatto arrestare. L’udienza di convalida, nell’aula del Gip, si è conclusa con la conferma delle manette per l’uomo, adesso rinchiuso in carcere. A quanto sembra, si tratta dell’ennesima vicenda di una donna che finisce nel mirino di un marito violento e incapace di accettare la fine di un matrimonio. Sembra che i due coniugi non andassero più d’accordo da diverso tempo, anche se, forse per salvare le convenienze, erano rimasti insieme, dividendo la casa come separati di fatto.
Lei ha tentato di ricominciare, forse ha trovato un altro uomo. Nella notte in cui esplode la furia del marito, lei e il nuovo compagno sono insieme, appartati in auto, in aperta campagna. Lui probabilmente li segue o comunque sa del luogo dell’incontro. A quel punto l’irruzione dentro la vettura, le botte all’uno e all’altra. Ma ancora non basta, perché, secondo le accuse, il marito ormai quasi ex trascina con sé la moglie, la costringe a seguirlo fino a casa e qui la stupra senza pietà.
Lei non ci sta e chiede aiuto, denuncia. Scatta a quel punto l’arresto, col pm di turno che chiede la convalida al Gip e la ottiene. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) delle Nazioni Unite, l’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ancora più grave, è che a infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo: marito, compagno, conoscente, fidanzato. La violenza contro le donne rappresenta anche “un problema di salute di proporzioni globali enormi”, precisa l’OMS.
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