Ha avuto inizio oggi, 30 maggio, l’udienza preliminare a carico del 18enne Lucio Marzo, accusato di aver ucciso, ancora minorenne, la fidanzata Noemi Durini. Per la prima volta, da dopo la detenzione, il ragazzo di Montesardo si è trovato faccia a faccia con i genitori della 16enne di Specchia.
È iniziata questa mattina, 30 maggio 2018, presso il Tribunale dei Minori di Lecce, l’udienza preliminare a carico di Lucio Marzo, il 18enne accusato di aver ucciso la fidanzata Noemi Durini quando ancora aveva soltanto 17 anni. Secondo l’accusa e secondo le prime deposizioni dell’imputato stesso, il giovane ha ucciso la ragazza di 16 anni nelle prime ore della mattina del 3 settembre del 2017. Il corpo della 16enne di Specchia venne ritrovato circa dieci giorni dopo l’omicidio nelle campagne di Castrignano del Capo, sepolto da diverse pietre.
Dopo la confessione da parte di Lucio Marzo sull’omicidio, il giovane di Montesardo è stato arrestato per l’applicazione della misura cautelare detentiva. Il 18enne, che da diversi mesi si trova nel carcere minorile di Quartucciu, in Sardegna, per la prima volta dopo la confessione si è trovato faccia a faccia con i genitori di Noemi Durini. Stando quanto riportato dall’inviato di Quarto Grado Remo Croci, Lucio ha affermato in aula: “Ho perso la testa e l’ho uccisa, lei voleva ammazzare i miei genitori. Chiedo scusa alla famiglia di Noemi“. Lucio è quindi tornato sulla prima deposizione, quella in cui confessò l’omicidio di Noemi Durini, assumendosi la piena responsabilità del delitto e dell’occultamento. Presenti all’udienza anche i familiari del giovane di Montesardo.
Il ragazzo, entrato scortato da un ingresso secondario del Tribunale dei Minori di Lecce, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione per aver agito con crudeltà, per motivi abietti e futili e di aver poi occultato il cadavere. La difesa in aula, come rivelato dall’inviato di Quarto Grado, ha richiesto il rito abbreviato condizionato alla messa in prova. Il gup si è riservato di decidere in merito alla richiesta avanzata dai legali di Lucio. Qualora dovesse essere accettata il ragazzo otterrebbe uno sconto della pena pari a un terzo, come previsto dalla legge.
AGGIORNAMENTO ORE 14.30: Si è conclusa l’udienza preliminare di oggi. Lucio Marzo verrà processato con rito abbreviato. Il gup ha rigettato la richiesta di messa alla prova e ha disposto l’inizio del procedimento per il 2 e 3 ottobre 2018. Fuori dal Tribunale dei Minori di Lecce la tensione è arrivata alle stelle. Il padre del ragazzo, Biagio Marzo, come riporta la pagina di Quarto Grado, ha aggredito alle spalle l’inviato Remo Croci mentre stava intervistando la moglie.
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