Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha rimesso il mandato nelle mani di Mattarella. Il governo M5S-Lega non nasce. Conte era salito al Quirinale alle 19. Prima di lui Luigi Di Maio e, ancora prima, anche Matteo Salvini, avevano avuto colloqui riservati con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. È rimasto come un macigno il nome di Paolo Savona, proposto senza alternative dai due partiti ma rifiutato da Mattarella. Si avvicina la prospettiva di un ritorno alle elezioni nell’arco dei prossimi mesi.
Ore 20:41 – +++ Secondo quanto sostiene Enrico Mentana, direttore del TgLa7, sia Fratelli d’Italia che il M5S sarebbero sul punto di chiedere l’impeachment del presidente Mattarella +++
AGGIORNAMENTO ORE 20:19 – Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Ho dato a M5S e Lega tutto il tempo per fare il governo. Ho accolto la proposta di Conte premier e ne ho accompagnato il lavoro. Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato la formazione del governo che viene definito del cambiamento. Avevo fatto presente senza ricevere obiezioni che per alcuni ministeri avrei esercitato attenzione. Il professor Conte mi ha presentato dei nomi. Ho condiviso e accettato tutte le proposte tranne il ministro dell’Economia. Ho chiesto l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza che non sia visto come fautore dell’uscita dall’euro. Ho registrato con rammarico l’indisponibilità ad altra soluzione. L’impennata dello spread aumenta il debito pubblico. Le perdite in Borsa bruciano i risparmi. E configurano rischi concreti per le famiglie italiane. Occorre fare attenzione agli aumenti degli interessi sui mutui e sui prestiti alle aziende. Vanno respinte al mittente inaccettabili e grotteschi giudizi espressi da organi di stampa stranieri. Ho fatto tutto il possibile per far nascere un governo politico. L’adesione all’euro è fondamentale. mi è stato chiesto di andare al voto. Nelle prossime ore assumerò una iniziativa“.
Alle 20 di stasera 27 maggio termina il tentativo di Giuseppe Conte di formare il governo M5S-Lega: il premier incaricato ha rimesso il mandato nelle mani del Capo dello Stato. Significa che il governo M5S-Lega è fallito e molto probabilmente si andrà al voto. Cioè nuove elezioni a breve, dopo un passaggio tramite un governo tecnico che porti l’Italia a nuove consultazioni elettorali. Questa l’ipotesi più probabile adesso.
“Sono stato dal presidente Mattarella prima di arrivare da voi – ha detto Salvini in un comizio pomeridiano in Umbria -: abbiamo lavorato per settimane. Il presidente del Consiglio incaricato sta consegnando la lista dei ministri al Capo dello Stato, però noi abbiamo un principio: per gli italiani decidono solo gli italiani. Non decidono i tedeschi o altri, se siamo in democrazia. Se siamo in un recinto dove non si può mettere un ministro che non sta simpatico a Berlino vuol dire che quello è il ministro giusto. Se il governo deve partire condizionato dall’Europa il governo non parte. Perché la Lega ha una sola parola. Non siamo al servizio di nessuno se non degli italiani. Altrimenti meglio restituire la parola agli italiani”.
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