Paolo Savona esce allo scoperto: “Voglio un’Europa più forte ma più equa”

“Voglio un’Europa diversa, più forte, più equa”. Così Paolo Savona in un comunicato apparso all’ora di pranzo di oggi, domenica 27 maggio, sul sito web Scenarieconomici.it. Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, salirà al Quirinale alle 19 per conferire con Sergio Mattarella. Si attende che sciolga la riserva e presenti la lista dei ministri del nascituro governo M5S-Lega.

Su quella lista, secondo gli osservatori, c’è ancora il nome di Paolo Savona all’Economia, fortemente voluto dalla Lega e avversato dal Capo dello Stato. Ultime ore di mediazione. C’è chi ipotizza un ticket Paolo Savona-Rainer Masera, dal nome del banchiere di lungo corso, 74 anni, a cui potrebbe essere affidato il Bilancio e i rapporti con l’Europa, mentre a Savona andrebbero le Finanze.

Paolo Savona, professore cagliaritano, 82 anni, ex ministro dell’Industria del Governo Ciampi (1993), che nel corso della sua carriera è stato banchiere di alto rango ed è tuttora prestigioso economista di fama internazionale, ha pubblicato sul sito Scenarieconomici.it un comunicato in cui per la prima volta, in modo diffuso e molto preciso dice la sua sulla polemica che sta infuriando sul suo nome.

 “Non sono mai intervenuto in questi giorni nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea – scrive Paolo Savona – e, in particolare, sul tema dell’euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate all’Editore il 31 dicembre 2017, circolate a stampa in questi giorni, in particolare alle pagine 126-127″. Fra gli obiettivi di Savona c’è anche il “creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l’affermarsi di consenso alla nascita di un’unione politica“. Oltre all‘attribuzione “al Parlamento europeo di poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale”.

Sulle “preoccupazioni espresse nel dibattito sul debito pubblico e il deficit“, “l’azione del Governo sarà mirata a un programma di riduzione non già per mezzo di interventi basati su tasse e austerità – politiche che si sono rivelate errate ad ottenere tale obiettivo – bensì per il tramite della crescita del Pil, da ottenersi con un rilancio sia della domanda interna sia della domanda estera, creando condizioni favorevoli alle esportazioni”, precisa Savona citando il riferimento al paragrafo 8 di pagina 17 del Contratto M5S-Lega.

 

Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. In alto, Paolo Savona

Photo credits. Twitter

Impostazioni privacy