Cancellato all’improvviso dal presidente americano Donald Trump il super vertice di pace con il leader coreano Kim Jong-un, previsto a Singapore il 12 giugno. Ma la Corea del Nord ribatte: “Siamo comunque pronti a incontrare gli Stati Uniti in ogni momento”. Ecco cosa è successo.
La Corea del Nord, attraverso canali istituzionali, ha reso nota la volontà di avere colloqui con gli Stati Uniti “in ogni momento e in qualunque modo”. È questa, secondo quanto riporta oggi 25 maggio il sito web della rete televisiva britannica Itv, la presa di posizione del regime asiatico dopo che ieri, 24 maggio, il presidente americano Trump ha scritto a Kim Jong-Un per annunciargli la cancellazione del vertice di pace previsto a Singapore il 12 giugno.
LA LETTERA DI TRUMP
“Apprezziamo il suo tempo, la pazienza e lo sforzo nelle recenti trattative relative al summit, in calendario il 12 giugno – scrive il presidente tycoon al dittatore nordcoreano in una lettera postata su Twitter -. Siamo stati informati che l’incontro è stato richiesto dalla Corea del Nord, ma questo per noi è irrilevante. Tristemente,sulla base dell’aperta ostilità mostrata nelle ultime dichiarazioni, ritengo sia inappropriato in questo momento tenere l’incontro“, afferma Trump, sottolineando che il “summit di Singapore non si terrà“.
“Il mondo e la Corea del Nord in particolare hanno perso una grande opportunità per una pace duratura. Questa occasione persa è un momento davvero triste per la storia” scrive ancora Donald Trump nella lettera a Kim Jong-un, auspicando comunque un giorno di incontrare il leader nordcoreano. “Sento che tra me e lei è stato costruito un bel dialogo e alla fine è il dialogo che conta. E non vedo l’ora un giorno di incontrarla”, afferma Trump, tornando a ringraziare Kim per la recente liberazione dei prigionieri americani.
LA MEDIAZIONE DELLA COREA DEL SUD
L’Ufficio presidenziale della Corea del Sud – il Paese mediatore fra Stati Uniti e Corea del Nord, artefice di una distensione fra i due nemici storici – sta cercando di capire il contesto che ha spinto Trump a decidere l’improvvisa cancellazione. “Stiamo cercando di capire quale sia l’intenzione del presidente Trump e il suo esatto significato”, ha affermato il portavoce Kim Eui-kyeom, in quella che è stata la prima reazione alla mossa del tycoon, nel resoconto della Yonhap. La Corea del Nord aveva smantellato, ieri 24 maggio, il suo sito di test nucleari. L’operazione rappresenta un punto fermo, almeno d’immagine, consegnato dal leader Kim Jong-un al complesso cammino per denuclearizzare la penisola.
Photo credits: Twitter
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