Omicidio Gloria Rosboch, il pm chiede 16 anni per la madre di Gabriele Defilippi

Il pubblico ministero Giuseppe Ferrando ha chiesto alla Corte d’Assise di Ivrea una condanna pari a 16 anni di reclusione per Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi, già condannato insieme all’ex amante per l’omicidio della professoressa Gloria Rosboch. Per l’accusa l’imputata sapeva della truffa ed era a conoscenza dei propositi del figlio.

Per il pm Giuseppe Ferrando non vi sono dubbi: Caterina Abbattista era a conoscenza della truffa messa in atto dal figlio Gabriele Defilippi ai danni della povera professoressa di francese Gloria Rosboch. La donna, secondo l’accusa, era inoltre a conoscenza dei propositi omicidi del primogenito, tuttavia non avrebbe fatto nulla per fermarlo. Questo è quello che è stato evidenziato dal pubblico ministero nel corso della requisitoria presso il Tribunale di Ivrea dove si discute il processo nei confronti di Caterina Abbattista, madre del ragazzo già condannato con rito abbreviato a 30 anni di reclusione per l’omicidio della docente di Castellamonte, avvenuto nel gennaio del 2016, per il quale è stato condannato come complice anche l’amante del giovane, Roberto Obert, che al momento dovrà scontare una condanna di 19 anni.

Al termine della requisitoria, avvenuta il 22 maggio scorso e che è durata circa tre ore, il pm ha chiesto alla Corte d’Assise una condanna pari a 16 anni di reclusione per l’imputata accusata di concorso in omicidio e truffa, riconoscendo le attenuatati generiche. Il procuratore capo di Ivrea ha illustrato alla Corte le motivazioni per cui ritiene Caterina Abbattista colpevole. Tra gli elementi ritenuti fondamentali vi è la testimonianza di un’ex fidanzata di Gabriele Defilippi.

Il pm aveva inoltre richiesto con rogatoria internazionale le conversazioni scambiate su Facebook e su Messenger fra l’imputata e il figlio nei giorni precedenti e successivi il delitto di Gloria Rosboch. I messaggi in questione erano stati prontamente cancellati dalla madre e dal ragazzo. Facebook ha però rifiutato di fornire le conversazioni in nome della privacy e per tali ragioni resta, al momento, impossibile sapere cosa si scrissero madre e figlio nelle chat.

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