È sotto inchiesta per omicidio colposo D. C., 44 anni, il padre di Giorgia, la bimba di un anno morta venerdì scorso 17 maggio dopo essere stata “dimenticata” in auto dal genitore che si recava al lavoro a San Piero a Grado (Pisa). Una tragedia terribile che ha scosso Pisa. “Siamo vicini alla famiglia” ha detto il sindaco Marco Filippeschi, che ha sospeso la riapertura delle mura medievali.
L’uomo avrebbe dovuto accompagnarla all’asilo nido, vicino a casa, e invece l’ha lasciata in auto ed è andato a lavorare. Un “black out” di pochi attimi ha trasformato una giornata di routine in una tragedia. La bimba è morta nell’auto posteggiata sotto il sole per ore. L’allarme è scattato quando nel pomeriggio la madre è andata a riprendere la bimba all’asilo e non l’ha trovava. L’esatta ricostruzione dei fatti comunque è ancora al vaglio dei carabinieri, che conducono un’indagine coordinata dal sostituto procuratore di Pisa, Giancarlo Dominijanni.
Il corpicino della piccola è stato trasferito all’istituto di medicina legale dove sarà eseguita l’autopsia. Il padre è sotto shock. Era lui, da quanto risulta finora, ad accompagnare abitualmente la figlia, secondogenita, all’asilo. Venerdì mattina però è accaduto qualcosa e invece di lasciarla al nido è andato dritto al lavoro, a una quindicina di chilometri da casa. Nello stabilimento, un’azienda di San Piero a Grado che opera nel settore automobilistico, è arrivato intorno alle 9 e solo poco prima delle 16 è scattato l’allarme.
A quel punto la piccola era ormai priva di vita nella vettura, al suo posto nel seggiolino posteriore. È stata la mamma della piccola Giorgia a far scattare la catena dei soccorsi: era andata a prelevarla al nido ma ha scoperto che lì la figlia non c’era mai arrivata. Allora, ha chiamato il marito per chiedere cosa era successo ed è iniziata la corsa contro il tempo ormai vana. Quando il 118 è arrivato, la piccola infatti era già morta.
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