Scoppia il caso su una delle bozze del contratto di governo M5S-Lega. L’Huffington Post ha diffuso un documento di 39 pagine redatto il 14 maggio, all’indomani della due giorni di riunioni al Pirellone. Nel testo spicca l’impegno di chiedere alla Bce la cancellazione di titoli di Stato per 250 miliardi di euro e l’inserimento di procedure tecniche specifiche per l’uscita dall’euro.
L’EURO I TRATTATI UE
“È una bozza vecchia e superata“, precisano M5S e Lega. Definendo la diffusione anticipata della bozza una “polpetta avvelenata” contro il tentativo di intesa per il governo, M5S e Lega integrano la loro precisazione diffondendo il loro punto sull’Europa. Nessuna ipotesi di uscita dall’euro ma “l’impianto di governance economica Ue (dal patto di stabilità e crescita al Fiscal Compatc), basato sul predominio del mercato e sul rispetto dei vincoli stringenti, deve essere ripensato insieme ai partner europei e assieme alla politica monetaria”, si legge nel documento diffuso ieri 15 maggio a fine giornata.
DEBITO PUBBLICO, RISPARMI E TITOLI DI STATO
L’obiettivo è quello di tornare a “un’impostazione pre-Maastricht in cui gli Stati europei erano mossi da un genuino intento di pace, cooperazione e solidarietà”. Controverso è il tema dei conti pubblici. Nella bozza la questione del debito pubblico italiano viene affrontata da Luigi Di Maio e Matteo Salvini con la richiesta alla Banca centrale europea di Mario Draghi di cancellare 250 miliardi di titoli di Stato: “La loro cancellazione vale 10 punti percentuali”. Altra misura per ridurre il debito, la vendita agli italiani di caserme, monumenti e altri beni del patrimonio pubblico.
UN “COMITATO DI RICONCILIAZIONE”
Tra i punti oggetto della polemica anche l’istituzione di un Comitato di Riconciliazione che entri in azione in caso di “dissidi gravi” all’interno del Consiglio dei ministri. Il Comitato, composto dal premier, dai due leader di Lega e M5S, dai capigruppo di Camera e Senato e dal ministro competente per materia, entrerebbe in funzione anche per regolare materie non previste dal contratto e che emergano improvvisamente. Tra i temi citati, “crisi internazionali, calamità naturali, problemi di ordine e di salute pubblici”.
PIU’ CARCERI E PENE PIU’ SEVERE
Nel documento vi è anche una formulazione sul conflitto di interessi oltre a un capitolo sulla giustizia: dalla riforma della prescrizione alle leggi anticorruzione, a una filosofia securitaria che prevede un inasprimento delle pene, un aumento delle carceri e dei tribunali e la sterilizzazione delle misure alternative.
STOP IMMIGRATI, MOSCHEE CHIUSE, AMICIZIA CON LA RUSSIA
Sul fronte immigrazione passa la linea della Lega che propone respingimenti (senza particolari dettagli), la chiusura delle moschee e delle associazioni islamiche radicali. Sul fronte europeo, pur confermandosi la fedeltà alla Nato con gli Stati Uniti “alleato privilegiato”, si stabilisce “l’apertura alla Russia, da percepirsi non come una minaccia, ma quale partner economico e commerciale”. La Lega incassa il sì a una sua proposta più volte esposta in campagna elettorale: “il ritiro immediato delle sanzioni imposte alla Russia” e la riabilitazione di Mosca come “interlocutore strategico” in aree di crisi come Siria, Libia e Yemen.
REDDITO DI CITTADINANZA, FLAT TAX E LEGGE FORNERO
Pochi i dettagli relativi alla Flat Tax che sarà “caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta in armonia con i principi costituzionali”. Come già annunciato, dunque, non ci sarà un tasso unico e la flat non sarà poi così piatta. Il titolo è “Superamento della legge Fornero” e non abolizione, come invece si è più volte detto. Nel testo si spiega poi che l’abolizione dei tanto contestati voucher “ha creato non pochi disagi” e quindi “bisogna introdurre un apposito strumento, che non si presti ad abusi”. Confermato il reddito di cittadinanza da 780 euro, con uno stanziamento da 17 miliardi annui. Altre risorse, si dice nel documento, dovrebbero arrivare da Bruxelles.
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