La Juventus si è laureata campione d’Italia per la 34ª volta, la settima di fila, domenica 13 maggio, pareggiando con la Roma all’Olimpico. Quattro giorni prima i bianconeri avevano vinto la Coppa Italia battendo il Milan.
All’Olimpico gli uomini di Allegri hanno pareggiato 0-0 con la Roma e a una giornata dal termine della stagione hanno 4 punti di vantaggio sul Napoli, che ha battuto 2-0 la Sampdoria a Genova con reti di Milik e Albiol. Non è da tutti festeggiare due volte nel giro di quattro giorni, per di più farlo sul campo di una delle sue grandi rivali ha un sapore ancora più dolce in casa Juventus che sul prato dell’Olimpico si è portata a casa stasera lo scudetto numero 34 della sua storia, il settimo consecutivo.
Basta uno scialbo 0-0 che annacqua i gol del Napoli a Marassi per rivedere i bianconeri di nuovo gioire e i giallorossi archiviare un campionato che ha regalato comunque loro di nuovo l’accesso alla Champions, anche se non ancora il terzo posto. Rispettato il copione nella serata dell’Olimpico, tornato anche in campionato a vestire l’abito della festa (53mila spettatori). Ma è l’unica nota lieta di una “mezza” partita e di serata forse già scritta, con i tifosi di casa che amaramente rivivono un film già visto nel 2011 (scudetto al Milan con Allegri in panchina) e 2013, sempre qui ma questa volta a tinte bianconere.
La Roma ci ha provato. Di consegnare il campionato ai rivali, per di più davanti al suo pubblico nell’ultima uscita casalinga proprio non ne aveva voglia. Ma alla fine è esplosa la festa Juventus. E in particolare dell’uomo di cui più si è discusso in questi ultimi tempi, indicato da molti come il vero protagonista della carrellata di vittorie bianconere degli ultimi anni: l’allenatore Massimiliano Allegri. “Il merito più grande dei ragazzi è aver sempre mantenuto la calma – ha dichiarato a fine partita, ieri, in mezzo ai festeggiamenti -. È stata un’annata dura, onore al Napoli. Dove troverò le motivazioni per ripartire? Non sono lucido per rispondere, ma alla Juve si trovano sempre”.
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