Torino, il Salone dei record. Nel nome dei libri

Si avvia a raggiungere il clou, domenica 13 maggio, il Salone del Libro di Torino. Un’edizione da record con decine e decine di migliaia di presenze. Secondo le prime stime gli ingressi di sabato 12 maggio hanno registrato un +5 per cento rispetto al 2017 e tra gli stand si sono sfiorati i 35 mila visitatori.

La 31ª edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 10 al 14 maggio, parte con una domanda sul nostro futuro in un’epoca di grande instabilità e incertezza, persino sul presente. Una domanda che rievoca, dopo cinquant’anni, le correnti del cambiamento dei costumi, della società e della politica che attraversarono il ’68. Nell’idea del presidente del Salone, l’ex ministro della Cultura Massimo Bray, e del direttore, lo scrittore Nicola Lagioia, c’è la volontà che il Salone diventi sempre più una fabbrica di contenuti culturali e sempre meno una semplice vetrina di eventi, come sottolinea Alessandro Frau sul sito dell’Agi.

Anche lontano dal Lingotto Fiere, storica sede dell’evento. Luoghi, distribuiti per tutta la città di Torino, dove tra presentazioni di libri, reading, tavole rotonde, spettacoli, confronti, possano emergere chiaramente quegli elementi capaci di raccontare il mondo che stiamo costruendo e lasciando alle generazioni future. Un progetto che, quest’anno, è stato affidato alla Fondazione Circolo dei lettori e alla Fondazione per la Cultura Torino.

Il 1968 ha avuto un ruolo fondamentale anche nella scelta del Paese da ospitare. Sono passati cinquant’anni, infatti, dal maggio francese e dalla grande contestazione che investì tutti i settori della società mettendo in ginocchio il potere di De Gaulle. Giorni di slogan e barricate, di lotte e occupazioni che segnarono una stagione che cambiò la storia di un Paese intero. Al Salone sono perciò presenti l’Institut Français d’Italie, con il coordinamento di Bernardette Vincent e una consistente delegazione di autori francesi. Oltre a molte iniziative nell’ambito della letteratura, del cinema, della musica d’oltralpe.

Photo credits: Twitter e Salonelibro.it

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