“Napoli come Raqqa”: aggressione shock a ambulanza in codice rosso

Shock a Napoli, dove un’ambulanza che stava trasportando un paziente in codice rosso è stata aggredita senza apparente motivo da un passante, che ha scagliato un paletto di ferro contro il vetro laterale del mezzo di soccorso, mandandolo in frantumi e mettendo così a repentaglio l’incolumità di medico, infermiera e paziente a bordo. Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli: “Per i medici e per chi in generale lavora per la salute dei cittadini, Napoli è come Raqqa”.

“Napoli come Raqqa”. Con queste parole, il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti ha commentato l’aggressione shock subita da un’ambulanza che stava trasportando un paziente in codice rosso. Un passante, senza apparente motivo, ha scagliato contro il veicolo un paletto di ferro, mandando in frantumi il vetro laterale del mezzo di soccorso, mettendo così a repentaglio l’incolumità di medico, infermiera e paziente a bordo. L’infermiera ha riportato trauma ed escoriazione all’arcata sopraccigliare sinistra.

Silvestro Scotti ha detto: “Per i medici e per chi in generale lavora per la salute dei cittadini, Napoli è come Raqqa. Esprimo tutta la mia solidarietà alla collega coinvolta, ma anche all’infermiera e all’autista dell’ambulanza. Queste vili aggressioni devono finire, ormai la situazione è fuori controllo. Le Istituzioni devono intervenire in maniera efficace e immediata”. Paolo Monorchio, presidente Cri Napoli, ha sottolineato che così “diventa difficile soccorrere ed aiutare le persone in queste condizioni”.

Ecco la ricostruzione dei fatti riportata dalla pagina Facebook Nessuno tocchi Ippocrate: “Alle ore 9,30 la postazione 118 del Crispi stava trasportando un codice rosso in Pronto soccorso (paziente a bordo) a sirena e lampeggiante, senza alcun motivo un passante, a Largo Antignano, scaglia un paletto di ferro contro il vetro laterale del mezzo di soccorso mandandolo in frantumi e mettendo a repentaglio l’incolumità di medico infermiera e paziente già grave”.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy