Operazione antiterrorismo, dalla mattina di oggi 10 maggio, in molte regioni d’Italia. Le forze dell’ordine hanno arrestato 14 persone. Effettuate una ventina di perquisizioni. Tutti sono accusati, a vario titolo, di far parte di una rete di supporto alle formazioni combattenti di matrice integralista islamica operanti in Siria.
Coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, l’indagine è stata condotta dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa nella sede della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo a Roma alle 11 alla presenza del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, dei procuratori di Brescia e Cagliari e dei responsabili antiterrorismo di Polizia e Guardia di Finanza.
Il lavoro degli uomini delle Fiamme Gialle ha consentito di scoprire un’associazione a delinquere composta da 10 siriani e finalizzata al riciclaggio e all’abusiva attività di erogazione dei servizi di pagamento in diversi Paesi, europei e non: oltre all’Italia, la Svezia, l’Ungheria e la Turchia. Per due di loro, inoltre, è scattata la contestazione di finanziamento al terrorismo: avrebbero raccolto fondi all’interno delle comunità islamiche per poi inviarli in Siria per il sostentamento dei gruppi terroristici.
La Digos di Sassari ha individuato invece alcuni militanti siriani e marocchini che facevano parte dell’altra cellula di supporto al gruppo terroristico jihadista “Jabhat al Nusra”. Le accuse ipotizzate nei loro confronti sono associazione con finalità di terrorismo, finanziamento del terrorismo e intermediazione finanziaria abusiva. Perquisizioni sono scattate all’alba tra Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna. Secondo quanto accertato dagli investigatori, due cellule, che operavano in Sardegna e Lombardia, erano autonome ma avevano un punto di contatto: un soggetto che aveva rapporti con entrambi i gruppi.
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