Svolta nelle indagini sulla morte di Giulia Di Sabatino: non si lanciò dal cavalcavia

Una clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di Giulia Di Sabatino porta a prendere in considerazione l’ipotesi che la ragazza sia stata lanciata dal cavalcavia dell’autostrada A14 quando era incosciente o morta. Gli inquirenti continuano ad indagare focalizzando l’attenzione sul venticinquenne con cui la giovane era uscita. I genitori di Giulia non demordono e vogliono scoprire la verità: ospiti di Chi l’ha visto? lanceranno un appello.

Cosa sia successo a Giulia Di Sabatino il primo settembre del 2015 rimane ancora un mistero. La ragazza di diciannove anni ha perso la vita sull’autostrada A14, tra Giulianova e Mosciano. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrava che la giovane si fosse lanciata dal cavalcavia dell’autostrada, ma non è così. A smentire le precedenti ricostruzioni di fatti, sulla sera del primo settembre del 2015, sono gli esami condotti dai Ris di Roma sugli indumenti indossati da Giulia Di Sabatino la sera della sua morte e sulle scarpe da ginnastica che aveva ai piedi. 

La diciannovenne non si è lanciata dal cavalcavia dell’autostrada A14, bensì è stata uccisa. Sotto le suole delle scarpe non sono state trovate tracce di ruggine e/o di terriccio presenti sul parapetto del sovrapassaggio. Stando quindi a questi esiti, Giulia Di Sabatino non ha scavalcato la balaustra di metallo, ma è stata lanciata. Ad accreditare tale tesi vi è anche la testimonianza di un camionista. Ciò che preme comprendere ora è se la ragazza, il cui corpo privo di vita è stato rinvenuto all’alba dell’indomani sull’asfalto della strada sottostante l’autostrada A14, sia stata prima stordita e quindi gettata in uno stato di incoscienza o se, prima dell’impatto al suolo, fosse già deceduta.

Gli inquirenti continuano ad indagare. Al momento le attenzioni sono rivolte in particolar modo al giovane con il quale Giulia Di Sabatino ha trascorso alcune ore prima di morire. Il ragazzo, un venticinquenne, si è recato dagli inquirenti soltanto diversi mesi dopo la morte della diciannovenne, dopo che si era diffusa la notizia del ritrovamento di una traccia di Dna maschile sugli slip della giovane. Agli inquirenti ha raccontato di essere stato con Giulia quella notte e, dopo aver avuto un rapporto con la ragazza, l’ha lasciata sul viadotto del cavalcavia alle ore 4.30 della mattina. I genitori della diciannovenne lottano per scoprire la verità quanto prima. Questa sera, 9 maggio, saranno ospiti di Chi l’ha visto? per lanciare un appello a chiunque abbia visto qualcosa quel primo settembre del 2015.

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