In Libreria

Questa settimana la rubrica di Velvet Mag “In Libreria” consiglia 5 novità editoriali: un grande thriller storico nella Roma del ‘300; un’analisi lucida e scioccante della società italiana “pietrificata”; sei racconti avvincenti; il nuovo noir di un maestro mondiale del genere; le avventure di un geografo esploratore alla scoperta della Norvegia.

I quattro enigmi degli eretici di Armando Comi

Autunno 1342. Roma è macchiata da un crimine abominevole. Un cavaliere cinto da una corona con dieci corna uccide un neonato per impedire l’avverarsi di un’inquietante profezia. Il piccolo sembra essere colui che un giorno erediterà uno specchio che porterà sciagure nel mondo. Cinque anni dopo, il giorno di Pentecoste, il tribuno romano Cola di Rienzo esce di prigione con l’intenzione di realizzare una predizione ricevuta in sogno, ma il suo destino si incrocia con un messaggio che giunge dal passato e lo incita a mettersi alla ricerca di uno specchio occulto, lo Speculum in Aenigmate. Si tratta di un manufatto realizzato con la pietra incastonata nella corona di Lucifero, prima della caduta, capace di stravolgere le sorti dell’umanità. La sua non è una ricerca solitaria: da secoli due sette cercano di entrarne in possesso ed entrambe tramano alle spalle di Cola per manovrarlo. Cosa sono disposti a fare coloro che cospirano per impossessarsi dell’oscuro oggetto della profezia?

 

 

La maestra e la camorrista di Federico Fubini

Tre forze silenziose dominano oggi la società italiana: la ricchezza patrimoniale di milioni di famiglie, la povertà demografica di un Paese nel quale le nascite di nuovi bambini sono sempre più rare (mentre i giovani emigrano) e la fragilità culturale evidente in una proporzione di laureati e diplomati fra le più basse dell’Occidente. Il modo in cui queste forze si combineranno fra loro è destinato a decidere del nostro futuro. L’Italia di oggi è un Paese pietrificato, dove la mobilità sociale è bloccata. Per capire come mai un Paese a democrazia matura e welfare avanzato come il nostro presenti una tale rigidità sociale, Federico Fubini ha condotto una serie di test, soprattutto su bambini e ragazzi in età scolare sia al Nord che al Sud Italia, per verificare quali sono i maggiori ostacoli che impediscono ai più svantaggiati di cambiare la propria condizione d’origine. Ne viene fuori che un asilo d’infanzia “rende più di un bond”. Perché è solo nei primi anni di vita che si può cambiare una mentalità e, quindi, un destino.

 

Spifferi di Letizia Muratori

Come una matrioska che nasconde nella sua pancia un susseguirsi di mondi, Spifferi trascina il lettore lontano dalla superficie finché – e ognuno lo farà a modo suo – non senta d’aver afferrato qualcosa che somiglia a un fantasma, intrappolato o sprigionato dalle parole. Un molestatore telefonico che a poco a poco entra nella quotidianità delle sue vittime fino a quando la vita non dovrà scardinare l’abitudine aprendo a un’improvvisa avventura; un vecchio amico eccentrico, fanatico, razionalissimo e al tempo stesso matto, perso nel suo labirinto prima di andarsene alla deriva inseguito da una banda di medium; lo spettro di un bracco in una villa toscana dove vive una fantasmatica famiglia israelita; una coppia di omosessuali e il complicato rapporto con la madre surrogata del loro bambino in un continente lontano; storie di stranieri in Italia, osservati da angolazioni spiazzanti, fra il rischio di sparire, di non essere riconosciuti o addirittura respinti. Da Roma alla Toscana, dalla Valtellina alla Virginia, sei racconti incatenati fra loro da una scrittura ironica, concreta e sognante. 

 

Macbeth di Jo Nesbo

Anni ’70, una città industriale sull’orlo del collasso fatta di fabbriche chiuse, disperazione, piazze di spaccio. Sotto l’eterna pioggia nera che la flagella, il poliziotto migliore che si muove per le sue strade è Macbeth. Un ex tossico, un uomo fragile dal passato turbolento, abbandonato da bambino, uno sbirro incline alla violenza. Ma è lui, con la sua squadra, a gestire con intelligenza una retata nell’area del porto, un’azione in grande stile che, finalmente, gli fa intravedere la possibilità di ottenere una promozione. E quindi guadagnarsi il rispetto degli altri, avere una vita migliore, e molto più potere, che è ciò che conta. Tutto questo è lì, a portata di mano: ma, pensa Macbeth, davvero mi lasceranno arrivare tanto in alto? Tormentato dalle allucinazioni, vittima di paranoie sempre più acute, Macbeth comincia, lentamente, a soccombere a se stesso e al tarlo dell’ambizione.

 

 

 

Andare per silenzi di Franco Michieli

Lunghe traversate da un capo all’altro della Norvegia, su isole popolate solo di nidiate di uccelli, in mezzo a paesaggi rocciosi e selvaggi, per giorni o settimane, senza compagni e senza mappe, nel silenzio più assoluto. Sembra un’immersione nel vuoto, invece è un’esperienza totalizzante: non sono gli altri a segnare la via, siamo noi a sceglierla a ogni passo. L’attenzione si acuisce, la presenza si fa costante: solo così il cammino è vero incontro con un ambiente partecipe. Le acque che scorrono tracciano il percorso, il vento e la pioggia dettano il passo, gli animali si allertano e seguono l’andare umano. Franco Michieli, geografo ed esploratore, da quasi quarant’anni alterna avventure in solitaria, in coppia e in gruppo, su strade battute e in luoghi disabitati. In questo libro ripercorre alcuni dei suoi viaggi – dal whiteout del deserto lavico islandese alle ascensioni andine tra insediamenti di antica spiritualità – rimettendo in discussione l’idea di compagnia: siamo più soli nella folla cittadina, dove la miriade di stimoli si spegne in un bombardamento fragoroso, che nell’isolamento dei boschi, in cui il silenzio, per chi sa ascoltare, si fa denso di voci. 

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