Continuano le indagini sulla morte della 18enne Pamela Mastropietro. A breve saranno resi noti gli ultimi accertamenti effettuati dai Ris su scarpe, jeans e asciugamani dei due nigeriani arrestati dopo Innocent Oseghale. Proprio quest’ultimo ha raccontato la sua verità.
Cosa sia successo all’interno dell’appartamento di via Spalato quel 30 gennaio resta ancora un mistero. L’unica cosa certa è che la 18enne romana Pamela Mastropietro lì è stata brutalmente uccisa. Il suo corpo è stato fatto a pezzi, pulito e riposto in due valigie. Il 6 aprile, stando quanto riportato da Il Resto del Carlino, i carabinieri del Ris hanno esaminato la scatola di guanti in lattice trovata nella mansarda, luogo in cui presumibilmente è stata uccisa la ragazza. Dei cento pezzi che conteneva in origine, ne erano rimasti soltanto 47. Ciò aveva fatto pensare, visto le pochissime tracce di sangue rinvenute nella mansarda perfettamente ripulita, che chi aveva ucciso Pamela avesse potuto indossare proprio quei guanti.
Sulla scatola però non sono state trovate impronte digitali. Quella l’involucro contenente guanti in lattice quando è stata comprata? Apparteneva per caso al vecchio inquilino della mansarda? Domande che sorgono spontanee soprattutto dopo che sulla confezione non sono state rinvenute tracce del passaggio di nessun imputato, né di Innocent Oseghale, né di Lucky Desmond e né di Awelima Lucky. All’appello mancano però ancora i risultati degli ultimi accertamenti fatti sulle scarpe degli ultimi due indagati, su un paio di jeans di Desmond e su un asciugamano trovato nella stanza di Awelima.
Per il momento quindi, stando quanto riportato dalla giornalista Paola Pagnanelli per Il Resto del Carlino, non vi sono ancora indizi che possano ricollegare Lucky Desmond e Awelima Lucky sulla scena del crimine, se non le celle telefoniche che hanno rilevato la presenza dei due uomini vicino a via Spalato proprio nelle ore in cui avveniva il delitto di Pamela Mastropietro. Nel frattempo Innocent Oseghale è stato ascoltato dai suoi legali e, come riporta l’inviato di Quarto Grado Remo Croci, ha raccontato di aver lasciato Pamela Mastropietro da sola con Desmond quel giorno, al suo rientro ha trovato i resti della ragazza nei trolley, mentre la siringa, che prima era sul tavolo, era sparita. Martedì 17 aprile la procura della Repubblica di Macerata, dopo aver consultato i difensori degli indagati nigeriani per sapere se avessero necessità di ulteriori perizie, ha informato la famiglia di Pamela che il corpo è a disposizione per la sepoltura.
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