Sale la febbre da Champions League a Roma, dove è iniziata, si è poi bloccata a causa di problemi tecnici ai terminali, e infine è terminata per sold out in pochissimo tempo la vendita libera dei biglietti per la semifinale di ritorno tra i giallorossi e il Liverpool. La partita è in programma il 2 maggio allo stadio Olimpico e darà a una delle due squadre la possibilità di accedere alla finalissima.
I Roma Store, punti vendita dei tagliandi, avevano aperto alle 10 di oggi 18 aprile, ma c’è gente che si è messa in coda dalle 9 di ieri mattina, quando è partita la distribuzione dei “numeretti” per gestire al meglio le code. Poi, ogni due ore un contrappello. Nei vari negozi in giro per la città (Viale Marconi, via del Corso, viale della Primavera, via Appia) ci si è organizzati nei modi più disparati. Con il passare delle ore, le file sono cresciute.
In via della Primavera, ad esempio, alle 4 di stamattina si contavano già 40 persone. “Ho preso le ferie per essere qui”, racconta Stefano, 21 anni, operaio, secondo quanto riporta il sito di Rai News. “Un numeretto per quattro tagliandi. Io ne ho due, per otto ticket – spiega Daniele, 39 anni, militare – Non ci siamo organizzati con turni regolari. Chi di noi lavora domattina presto è venuto a fare la fila ieri sera, poi la nottata tocca a chi lavora più tardi o ha potuto prendere un permesso”.
“Speriamo che vada tutto bene e che non si verifichino problemi di malfunzionamento al sistema dei terminali come accaduto in occasione della vendita dei biglietti di Roma-Barcellona – ha detto un altro supporter romanista –. In quell’occasione siamo stati quasi due ore con il fiato sospeso in attesa di capire cosa sarebbe stato di noi…”. Alla fine sono bastate poco più di tre ore per il sold out. Alle 13.36 è comparso l’annuncio sul sito della Roma: le vendite sono chiuse. Ma è poi cominciato e si è diffuso sui social media l’allarme bagarinaggio online: alcuni tagliandi acquistati sono stati messi in vendita a quasi 800 euro.
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