Si avvicina il giorno che decreterà dove dovrà svolgersi il processo per l’omicidio di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena brutalmente ucciso fuori una discoteca di Alatri, nelle notte tra il 24 e il 25 marzo del 2017.
È iniziata la settimana decisiva in cui si stabilirà se il processo riguardante la morte di Emanuele Morganti continuerà presso il Tribunale di Frosinone o se invece dovrà essere trasferito davanti alla corte di un altro distretto giudiziario. A pronunciarsi su tale richiesta, mossa dagli avvocati difensori degli imputati, sarà la Corte di Cassazione. Il procuratore generale ha proposto di rigettare l’istanza ma la decisione, attesa per giovedì 19 aprile 2018, spetta alla Suprema Corte.
Nel frattempo, come riporta l’editoriale CiociariaOggi, in vista della camera di consiglio, i legali difensori di Mario Castagnacci e Paolo Palmisani hanno depositato una memoria a sostegno della propria richiesta. A fondamento dell’istanza avanzata, gli avvocati hanno mostrato nel corso dell’udienza preliminare i dubbi nel mantenere il processo presso il Tribunale di Frosinone. Il loro timore, vista anche la numerosa partecipazione nell’unica udienza celebratasi, è che la forte affluenza possa condizionare i testimoni e i giudici popolari. La richiesta arrivata in Cassazione presenta il parere del procuratore generale che ha dichiarato ciò inammissibile per manifesta infondatezza. La Cassazione però non si è ancora pronunciata in merito.
Attesa è dunque la decisione della Suprema Corte in merito, dopo la quale potrà essere fissata la data per l’udienza preliminare. Diverse saranno le sedute giuridiche, vista la complessità del caso e tenendo in considerazione che nessuno degli imputati, al momento, ha intenzione di chiedere di essere giudicato mediante il rito abbreviato. Le difese di Mario Castagnacci, Franco Castagnacci, Paolo Palmisani e Michel Fortuna sono quindi pronte per discutere i capi d’accusa. Tutti e quattro sono accusati di omicidio in concorso, con l’aggravante dei futili motivi. Per l’accusa i quattro uomini hanno massacrato a botte il giovane Emanuele Morganti tra il 24 e il 25 marzo del 2017, fuori la discoteca Mirò Music Club di Alatri. A rivestire un ruolo fondamentale nel corso dell’udienze sarà la relazione medico legale, secondo la quale a causare la morte del giovane 20enne di Tecchiena massacrato di botte è stata l’emorragia cerebrale provocata dall’urto contro il montante di una macchina parcheggiata nella piazza dove si trovava la discoteca.
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