iPhone 8, schermi bloccati col nuovo aggiornamento: ecco quali dispositivi

Nei giorni scorsi iPhone ha diffuso il suo ultimo aggiornamento del sistema operativo iOS, che ha portato il software alla versione 11.3, ma per non tutti gli utenti è stato un ‘regalo’ gradito: il nuovo aggiornamento di iOS, infatti, disattiverebbe i touch screen dei dispositivi iPhone 8 con display fatti sostituire al di fuori dei centri autorizzati, di fatto bloccando schermo e funzionalità dello smartphone. Non è la prima volta che ciò avviene: già lo scorso anno, infatti, un aggiornamento di iOS aveva disattivato la funzionalità touch screen sui dispositivi iPhone 7 dotati di schermo sostituito in un centro riparazioni indipendente e non autorizzato da Apple. Si attende di capire se Apple rilascerà o meno un nuovo aggiornamento (e, eventualmente, quando lo farà) in grado di risolvere l’inconveniente. Ecco tutti i dettagli…

L’ultimo aggiornamento del sistema operativo di iOS diffuso a fine marzo da Apple ha fatto scattare l’allarme per alcuni dispositivi iPhone8: l’aggiornamento ad iOS 11.3, infatti, secondo quanto riportato dal sito ‘Motherboard’, disattiverebbe i touch screen dei dispositivi il cui display è stato fatto sostituire al di fuori dei centri autorizzati Apple. Così facendo, il nuovo aggiornamento blocca di fatto il display di suddetti dispositivi, rendendoli inutilizzabili.

Non è la prima volta che questo avviene: già lo scorso anno, infatti, un aggiornamento di iOS aveva disattivato la funzionalità touch screen sui dispositivi iPhone 7 con schermo sostituito in un centro riparazioni indipendente e non autorizzato da Apple.

Quel che resta da chiedersi, adesso, è se Apple rilascerà o meno un nuovo aggiornamento (e, eventualmente, quando lo farà) in grado di risolvere l’inconveniente per i possessori di iPhone 8 con display sostituito in un centro non autorizzato. Che avvenga o meno, ciò non esclude che un nuovo aggiornamento possa rimettere in discussione alcune funzionalità di dispositivi riparati in centri non autorizzati. I precedenti insegnano…

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy