È ancora avvolta nel mistero la scomparsa Maria Chindamo, l’imprenditrice agricola di 44 anni, madre di 3 figli, aggredita e sequestrata la mattina di venerdì 6 maggio 2016 a Laureana di Borrello, in provincia di Vibo Valentia. Per i tre figli, orfani di padre, la vita da quel giorno è drasticamente cambiata. A sconvolgere ulteriormente l’intera famiglia è stata la frase shock pronunciata, in occasione della Festa della donna, da una professoressa del liceo scientifico frequentato alla figlia di Maria Chindamo: “Le donne andrebbero tutte sterminate, non servono a nulla”. I tutori della ragazza non hanno esitato ed hanno depositato un esposto alla Procura di Palmi. La docente, come afferma il Preside del liceo Nicola Pizi, Antonio Carrozza, non ha smentito quanto dichiarato dalla ragazza, confermando di aver pronunciato quelle parole sminuendone però il significato. Per la professoressa si è trattato di una frase idiomatica. Il Preside ci ha tenuto a riferire ai microfoni di Chi l’ha visto? di essere intervenuto in maniera tempestiva, sentenziando che il comportamento tenuto dalla docente è errato. Per tale ragione la professoressa si è rivolta all’Ufficio scolastico provinciale. L’insegnante, stando le ultime novità, non andrà dal Garante dei minori della Calabria, che l’aveva convocata. Il suo legale, l’avvocato Francesco Cardone, ha comunicato che è prioritaria la sua audizione in Procura.
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