La sorella di Denis Bergamini non ci sta all’ultimo servizio mandato in onda da Rai 2 nella rubrica di Tg Sport e annuncia di esporre una querela.
“Il servizio di Rai 2 – Tg Sport è un atto di sciacallaggio smentito dalle indagini“, così esordisce la sorella di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato privo di vita sulla Statale Jonica 106 al chilometro 401 la sera del 18 novembre del 1989, in un’intervista ai microfoni di Rlb. Donata Bergamini ha annunciato di voler querelare i contenuti del servizio andato in onda il 28 marzo nel notiziario delle 18.30, firmato da Nuccio De Simone. Il servizio per la donna è stato a dir poco fantasioso. Il giornalista in questione, stando quanto afferma QuiCosenza, sarebbe solito ricostruire e proporre ipotesi bizzarre sulla morte del calciatore di Denis Bergamini.
Nel servizio oggetto di dibattito, Nuccio De Simone afferma: “Bergamini, la mattina di sabato del delitto, quel 18 novembre 1989 in una camera al primo piano incontrò Padovano, frate Bisceglia, la fidanzata e, attenzione, Massimiliano Catena, talentuoso centrocampista, che forse era al corrente di tutto… che voleva parlare, prima però di morire in un incidente stradale di ritorno da Roma”. Il giornalista continua a parlare di festini a base di cocaina, dei clan Perna, Sena ed ipotizza che Catena sia stato fatto fuori perché voleva parlare. Tutti i fatti però sono stati smentiti dalle indagini stesse. Catena, nel 1989, giocava come calciatore nella Reggiana in serie B e il giorno seguente la morte di Denis Bergamini era titolare a Barletta.
La sorella del calciatore del Cosenza, le cui indagini sulla misteriosa morte procedono con l’accusa di omicidio ai danni dell’allora ex fidanzata, ha sottolineato nel corso della trasmissione radiofonica ai microfoni di Rlb: “Sono rimasta allibita, mi limito a dire che questo servizio lo definisco come atto di sciacallaggio. È stata una cattiveria inaudita“. Continuando: “Dopo essere stata costretta a riesumare per la seconda volta mio fratello per portare alla luce una verità che era già visibile 28 anni fa, non intendo soprassedere a chi addirittura oggi mette in dubbio i resti di mio fratello e lo calunnia. Mi sono consultata con il mio avvocato e intendiamo querelare“. Per Donata Bergamini, quanto sostenuto dal giornalista nel servizio di Rai 2, le ipotesi sono strampalate e sporcano il ricordo di Denis Bergamini, morto tragicamente da quasi 29 anni e su cui ancora oggi si indaga per scoprire la verità dei fatti.
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