Addio all’allenatore Emiliano Mondonico. Il mondo dello sport e del calcio in particolare piange un professionista di grande valore e umanità, che allenò, fra le altre, Torino, Atalanta e Fiorentina.
Mondonico lottava da 7 anni contro il cancro. Dopo quattro interventi, sottolinea la Gazzetta dello Sport, l’asportazione di una massa tumorale di sei chili, di un rene, di un pezzo di intestino, continuava a combattere senza tregua. “Il calcio mi dà la forza di per continuare la sfida”, diceva e ripeteva a chi lo conosceva e lo amava. Aveva compiuto 71 anni appena 20 giorni fa.
È rimasto storico uno dei suoi gesti plateali: nella sera della finale Uefa del Torino ad Amsterdam alzò la sedia per protestare contro l’arbitro. Nell’immaginario collettivo quel gesto è diventato il simbolo di chi non sopportava le ingiustizie: dopo la prima operazione, decine di granata si ritrovarono al Filadelfia, che era ancora un rudere, alzando una sedia, ricorda ancora Gazzetta.it.
Come sottolinea il sito Fiorentina.it, il “Mondo” era stato anche sulla panchina viola nel 2003-2004, con la promozione dalla Serie B alla Serie A e l’esonero ad ottobre 2004. Grande tifoso viola, aveva uno speciale rapporto con Firenze e con i fiorentini: nel 2011 fu Magnifico Messere per il Calcio Storico, mentre a fine maggio 2017 fu premiato allo stadio Franchi in occasione dei 90 anni della Fiorentina, tra i protagonisti della storia viola.
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