Una professoressa con difficoltà motorie è stata presa di mira da alcuni ragazzini durante una lezione: è stata derisa, se non addirittura legata, picchiata e presa a calci (ma qui le versioni sono contrastanti). Altri ragazzi riprendevano con i cellulari. Il video sarebbe stato postato su Instagram, poi cancellato.
L’episodio è accaduto più di un mese fa, sottolinea La Stampa online in cronaca di Alessandria. E i fatti sono gravi anche se alcuni insegnanti e il preside tendono a parlare solo di un “episodio isolato e non di una tendenza”. Ad Alessandria sono stati in molti ad aver visto quelle immagini, sostiene La Stampa, seppur eliminate in fretta, di quell’aggressione a chi non poteva difendersi. A fermare gli aggressori è stato un altro giovanissimo, che ha allontanato i bulli e ha liberato l’insegnante.
“PUNIZIONE TROPPO LIEVE…”
La punizione per i ragazzini bulli è stata di un mese di sospensione con l’obbligo di frequenza in aggiunta la pulizia dei cestini delle altre aule durante l’intervallo. “Una punizione per nulla esemplare, e un messaggio sbagliato agli studenti che rispettano la scuola e gli insegnanti” hanno detto altri docenti che avrebbero voluto pene più severe.
LA VERSIONE DEI GENITORI
I genitori dei ragazzini coinvolti nell’aggressione hanno ribaltato la versione dei fatti, e hanno scritto un comunicato in cui sostengono, secondo quanto riporta il sito della Gazzetta di Parma che: “Vittima questa volta sono i ragazzi – scrivono in un comunicato che dicono condiviso con la scuola – si sono visti descrivere come delinquenti, sono stati demonizzati ingiustamente. È vero che hanno mancato di rispetto ad una insegnante che per altro ha delle difficoltà fisiche, deridendola e non dando ascolto alle sue richieste, è vero che è intervenuto un ragazzo più grande a riportare ordine, ma è assolutamente falso e infamante che l’insegnante sia stata legata su una sedia, che sia stata presa a calci e pugni. Come è assolutamente falso che filmati dell’accaduto siano stati postati sui social”.
LA VERSIONE DEL PRESIDE
Anche il preside della scuola di Alessandria nega che i ragazzi abbiano legato l’insegnante, ma ammette che la donna – una supplente disabile – sia stata derisa e qualche allievo ha registrato un video della scena, cancellandolo dopo. “E’ successo – spiega l’uomo, come riporta la Gazzetta di Parma – l’8 febbraio scorso, quando una supplente, disabile, si trovava a fare lezione in una classe prima sempre considerata una buona classe. Alcuni ragazzi ne hanno un po’ approfittato. C’è stata qualche risata di troppo e qualcuno le ha messo dello scotch nella borsetta. Nessun l’ha legata e, tanto meno, presa a calci. Qualcuno poi ha ripreso con il cellulare mettendo in rete le immagini, le stesse poi tolte dai social”.
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