Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata nella mattinata di oggi, mercoledì 28 marzo, attorno alle 9,30, a Possagno, in provincia di Treviso. Il sisma ha interessato l’area di Bassano del Grappa, dove oltre alla scossa si è avvertito un forte boato che ha creato molta preoccupazione. Per precauzione sono state evacuate alcune scuole: a Seren del Grappa, Possagno e nei dintorni di Asolo, gli insegnanti hanno fatto evacuare bambini e ragazzi dalle scuole per alcuni minuti, prima che le attività tornassero poi alla normalità. Sono state una ventina le telefonate ai vigili del fuoco tra Bassano e Treviso, soprattutto di persone che chiedevano informazioni su quanto accaduto. Al momento, non si segnalano danni.
La terra torna a tremare in Italia: nella mattinata di oggi, mercoledì 28 marzo, alle 9,36, una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 e profondità 10 km è stata registrata dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) a Possagno, in provincia di Treviso. Il sisma ha interessato l’area di Bassano del Grappa, dove oltre alla scossa – si legge sul ‘Corriere del Veneto’ – si è avvertito un forte boato che ha creato molta preoccupazione. La gente è scesa in strada.
La scossa di terremoto, oltre che a Possagno (epicentro), si è sentita anche a Alano di Piave, Feltre, Quero, Asolo, Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Monfumo, Paderno del Grappa, Trevignano, Valdobbiadene, Asiago, Bassano del Grappa, Cassola, Marostica, Mussolente, Roana, Romano d’Ezzelino.
Molti i post su Facebook degli utenti della zona. Sono state una ventina le telefonate ai vigili del fuoco tra Bassano e Treviso, soprattutto di persone che chiedevano informazioni su quanto accaduto. Tra questi, sindaci e responsabili di uffici tecnici che stanno effettuando sopralluoghi negli immobili pubblici. Allo stato attuale non si segnalano danni. Per precauzione sono state evacuate alcune scuole: a Seren del Grappa, Possagno e nei dintorni di Asolo, gli insegnanti hanno fatto evacuare bambini e ragazzi dalle scuole per alcuni minuti, prima che le attività tornassero alla normalità.
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