Diramata una circolare a Regioni e ministeri per un allarme sconvolgente. Potrebbe precipitare sull’Italia, al Centro o al Sud, nei giorni di Pasqua, la stazione spaziale cinese Tiangong-1 che è in avvicinamento all’atmosfera terrestre. Tutte le precauzioni da prendere, rese note sul sito della Protezione civile.
Dodici metri di lunghezza e 8,5 tonnellate di peso, la stazione è stata lanciata il 29 settembre 2011. Fuori controllo dal 2016, ora sta rientrando nell’atmosfera. E potrebbe precipitare proprio sull’Italia, nelle regioni del Centro-Sud, nei giorni di Pasqua. La Protezione civile ha così diffuso una circolare a Regioni e ministeri per prepararsi all’impatto. Il documento è reso noto anche attraverso il sito web della Protezione civile dove si specifica che: “Gli eventuali frammenti della Tiangong 1 che resisteranno all’attrito con l’atmosfera cadranno nella zona all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine. L’area è molto ampia e costituita in gran parte da oceani e deserti, ma il raggio di impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia.
A RISCHIO IL CENTRO E IL SUD
Nel documento si legge poi che il rientro della Tiangong 1 (il nome significa “Palazzo Celeste”) “potrebbe interessare il territorio nazionale”, e l’eventuale caduta di frammenti potrebbe avvenire nei giorni di Pasqua, “tra il 28 marzo e il 4 aprile” riguardando “le Regioni a Sud dell’Emilia-Romagna“. La finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo, però, “potranno essere definite con maggiore precisione nelle 36 ore precedenti il rientro” dall’Agenzia spaziale italiana, che monitorerà le fasi di caduta del modulo cinese.
LE PRECAUZIONI SOTTO LA “PIOGGIA DI ROTTAMI”
Di certo i frammenti – che dovrebbero colpire la superficie a una velocità di circa 300 chilometri orari – non saranno in grado di provocare danni devastanti, ma costituiscono comunque un pericolo molto serio per le zone che dovessero trovarsi sotto la pioggia di rottami.
La Protezione civile consiglia di adottare alcune precauzioni:
– nelle zone a rischio stare in casa sarà più sicuro
– ma bisognerà tenersi lontani dalle finestre, e i piani bassi delle abitazioni dovrebbero essere preferiti.
– Eventuali frammenti di grandi dimensioni, “potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina.
– Chiunque avvistasse un frammento, non lo tocchi, si mantenga a distanza di almeno 20 metri,
– E lo segnali immediatamente alle autorità competenti.
Photo credits: Twitter