“Sono dell’Isis”. Un uomo, che avrebbe detto di appartenere all’Isis, si è barricato nel supermercato ‘Super U’ a Trebes, nel sud-ovest della Francia, tenendo in ostaggio la clientela. Almeno due persone sarebbero state uccise, tra loro il macellaio del negozio; si parla anche di una decina di feriti.
Ore 14:58 – Prima della presa d’ostaggi al Super U di Trèbes, l’assalitore – un giovane di 25 anni – avrebbe rubato un’auto, una Opel bianca, a Carcassonne, sparando contro il conducente e ferendolo gravemente. L’uomo ha poi avrebbe sparato sul passeggero che era accanto, uccidendolo: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate da Bfm-Tv.
AGGIORNAMENTO ORE 14:54 – L’assalitore è stato ucciso dopo circa quattro ore dalle teste di cuoio. L’uomo, che ha affermato di appartenere all’Isis, chiedeva la liberazione di Salah Abdeslam, l’unico superstite degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015, attualmente incarcerato in Francia.
I fatti oggi 23 marzo. Secondo il sito web dell’Ansa, prima di entrare nel supermercato il sequestratore avrebbe gridato “Allah Akbar”. L’uomo, secondo il giornale locale La Depeche du Midi, avrebbe detto di voler “vendicare la Siria”. Sarebbe armato di diverse bombe a mano. L’uomo chiede la liberazione di Salah Abdeslam, l’unico superstite degli attentati parigini del 13 novembre 2015, attualmente incarcerato in Francia. L’assalitore è noto alla polizia francese e schedato per sospetta radicalizzazione. Secondo fonti dell’inchiesta, è un marocchino o di origine marocchina che vive a Carcassonne. Secondo le fonti, ha meno di 30 anni.
“SI TRATTA DI TERRORISMO”
In precedenza a Carcassonne, all’incirca ad 8 km da Trebes, lo stesso assalitore dalla sua auto aveva sparato ad alcuni agenti che stavano facendo jogging. Uno di loro è rimasto ferito ad una spalla. “Tutte le informazioni di cui disponiamo allo stato attuale fanno pensare a un atto terroristico“: lo ha detto il premier Edouard Philippe, intervistato in diretta sui fatti di Trebes. Il premier, attualmente in missione a Mulhouse, ha annunciato il rientro d’urgenza a Parigi per seguire la situazione mentre il ministro dell’Interno, Gérard Collomb, è atteso sul posto a Trèbes.
MACRON È ALL’ESTERO
Philippe ha confermato il primo attacco armato questa mattina contro i quattro agenti Crs che facevano jogging a Carcassonne. “Un agente – ha ricordato il premier – è stato ferito, ma la sua vita non è in pericolo“. Il presidente francese, Emmanuel Macron, attualmente impegnato a Bruxelles per il vertice Ue, viene informato sulla situazione a Trèbes “minuto per minuto”: è quanto riferiscono fonti vicine al presidente.
LE TESTIMONIANZE
“Ero al reparto macelleria, è lì che lavoro, ho sentito un botto, pensavo fosse caduto qualcosa, poi spari, spari e spari. Sinceramente non ho visto l’assalitore in faccia. Appena sentiti gli spari sono scappato, come tanti, in quei momenti non c’è tempo per ragionare, scappi e basta, noi siamo usciti dal retro”: è la testimonianza telefonica data in diretta su Bfm-tv da un impiegato del Super U di Trèbes dove è in corso la presa di ostaggi di un individuo affiliato all’Isis. “Ora siamo al sicuro, chiusi nel garage – ha aggiunto – aspettiamo ordini dalla polizia, non ci possiamo muovere da qui”.
Photo credits: Twitter
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