Il monumento che ricorda le vittime dell’agguato di via Mario Fani a Roma, quando 40 anni fa fu rapito dalle Brigate Rosse il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, è stato imbrattato. Sulla stele, che ricorda i nomi dei 5 uomini della scorta dello statista – due carabinieri e tre poliziotti – uccisi dai terroristi, è stata dipinta la sigla “BR” di colore rosso.
I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, in particolare sulla vernice rossa utilizzata. Al vaglio anche eventuali testimonianze e registrazioni di telecamere della zona che possano aver ripreso la scena. Già un mese fa la targa era stata imbrattata e poi ripulita. Sulla base era stato scritto “Morte alle guardie” ed erano state disegnate due svastiche ai lati con spray nero. La scritta fu poi rimossa prima dell’anniversario della strage: lo scorso 16 marzo.
SEI GIORNI FA LA COMMEMORAZIONE
Il monumento commemorativo, dedicato agli agenti Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, è stato infatti nuovamente inaugurato il 16 marzo scorso, nei 40 anni dalla strage, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Senato Pietro Grasso, della Presidente della Camera Laura Boldrini e di altri rappresentanti delle istituzioni.
LO SFREGIO A MARCO BIAGI
Un episodio simile è avvenuto a Modena il 16 marzo, in occasione del 16° anniversario dell’assassinio da parte delle nuove brigate rosse del giuslavorista Marco Biagi. Vennero imbrattati i sui muri della facoltà di Economia con scritte di scherno verso il professore trucidato mentre era in sella alla sua bicicletta e altre inneggianti agli assassini.
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