Sono 19 gli arresti (16 in carcere, 3 ai domiciliari) scattati oggi 21 marzo tra Roma e Napoli; 48 le perquisizioni a opera di 200 carabinieri che sono intervenuti con elicotteri e l’aiuto delle unità cinofile. Due i gruppi criminali sgominati: uno a connotazione camorristica e l’altro che si avvaleva della collaborazione di esponenti della ‘ndrangheta. Entrambi operavano a Roma.
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina, aggravata dall’uso delle armi. Tra i fermati c’è anche una donna e alcune persone di origine albanese. A due delle persone in carcere viene contestato il reato di lesioni gravi, commesse con arma da fuoco e con modalità mafiose. Secondo quanto riporta Repubblica.it, l’indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma avrebbe accertato l’operatività di due distinte organizzazioni criminali, entrambe armate e dedite al narcotraffico, in stretta sinergia tra loro, di cui una di tipo mafioso a connotazione camorristica, capeggiata dai fratelli Salvatore e Genny Esposito, figli di Luigi detto ‘Nacchella’, e l’altra con a capo Vincenzo Polito.
Quest’ultimo si avvaleva della collaborazione di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, le famiglie Filippone e Gallico, presenti nella Capitale e che operavano tra San Basilio e il litorale. C’è anche il noto Arben Zogu, di origini albanesi, tra i destinatari dell’ordinanza, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma stanno notificando, dalle prime ore del mattino, nelle province di Roma e Napoli.
Contemporaneamente agli arresti, sono tuttora in corso 44 perquisizioni a carico di soggetti risultanti gravitare nell’orbita dei due gruppi criminali, per lo più residenti nel quartiere romano di San Basilio, ma anche a Napoli, Nettuno e paesi limitrofi a Roma. Si tratta di pusher, vedette e galoppini delle associazioni criminali colpite dall’operazione dei Carabinieri di via In Selci e della Procura della Repubblica, D.D.A. di Roma.
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