Il Papa prepara il Sinodo dei giovani (si terrà nel mese di ottobre 2018) e, in un incontro con 300 ragazzi da tutti i continenti, scaglia un anatema contro chi sfrutta la prostituzione da tutti i punti di vista.
“La tratta è un crimine contro l’umanità”, ha sottolineato oggi 19 marzo il Pontefice. Ma ha anche ricordato che “servirsi di queste ragazze è criminale“. E ancora: “I clienti al 90% sono battezzati cattolici“. “È una mentalità malata – dice Francesco – quella che porta a sfruttare la donna”. “Alcuni governi cercano di fare pagare multe ai clienti. Ma il problema è grave, grave, grave. Vorrei che voi giovani lottaste per questo – aggiunge -. Se un giovane ha questa abitudine la tagli. Chi fa questo è un criminale. Questo non è fare l’amore, è torturare una donna, è criminale“.
Da tempo la Chiesa ricorda con forza come tutte le prostitute non siano altro che delle schiave, sottolinea Paolo Rodari su Repubblica.it. Francesco racconta in proposito di essere stato “l’anno scorso a visitare una delle case delle ragazze liberate da questa schiavitù”. “È da non credere – dice –. Una è stata rapita in Moldavia e portata legata a Roma, nel portabagagli“, con la minaccia che le avrebbero ucciso i genitori. “Quelle che vengono per esempio dall’Africa vengono ingannate per un lavoro. Quando le portano nelle nostre città, quelle che resistono vengono torturate e a volte mutilate”.
“Ci sono i giorni di ‘ammorbidimento’, quando arrivano – ha proseguito il Papa: ti picchiano, torturano e alla fine cedi. Una delle ragazze mi ha detto che quando non ha portato la somma le hanno tagliato l’orecchio, ad altre hanno spezzato le dita. È una schiavitù di oggi. Qui in Italia, dobbiamo avere il coraggio di dirlo, i clienti, al 90 per cento sono battezzati cattolici. E sono anche tanti. Io penso allo schifo che devono sentire queste ragazze quando gli uomini le fanno fare delle cose”.
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